Stellantis: stop anticipato all’accordo con Tesla sui crediti ambientali
Risoluzione che si traduce in risparmio di centinaia di milioni di euro
Stellantis, con due anni di anticipo sulla scadenza fissata per il 2023, ha risolto il contratto con Tesla che era stato firmato nel 2018 dall’ex FCA per l’acquisto di crediti ambientali, diritti per le emissioni di CO2, dalla Casa californiana di Elon Musk, mossa necessaria per evitare di incorrere in sanzioni a causa dei livelli di emissioni della sua gamma.
Prove di indipendenza ambientale
Dal 2018 al 2020 il costruttore italo-americano è stato costretto a versare miliardi di euro nelle casse di Telsa per acquistare i “credits”. Con la nascita di Stellantis e la fusione di FCA con il gruppo PSA le cose però sono cambiate, creando le condizioni necessarie affinché il costruttore potesse intraprendere una percorso di indipendenza ambientale, svincolandosi in maniera definitiva da Tesla come è in realtà avvenuto con la risoluzione anticipata del contratto.
Decisivo l’ingresso di PSA
L’interruzione anticipata di questo rapporto, che significa per Stellantis risparmiare centinaia di milioni di euro, è stata resa possibile dalla strategia d’elettrificazione messa in atto da Groupe PSA che ha convinto FCA a risolvere il contratto con l’azienda di Elon Musk. Quest’ultimo prevedeva l’accordo per l’acquisto dei crediti ambientali dal 2019 al 2023 per un valore complessivo di 2 miliardi di dollari (circa 1,8 miliardi di euro).
La decisione di Stellantis si traduce anche in un mancato incasso per la società di Musk che, negli anni scorsi grazie a questo accordo ha ottenuto un profitto “netto” col quale Tesla ha sostenuto i conti dei bilanci e ha coperto investimenti importanti.
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