Subaru WRX, il concept si è trasformato in realtà
Foto spia confermano l'arrivo della versione di serie
Poche settimane fa abbiamo assistito al debutto assoluto della Subaru WRX al Salone di New York. Sembra che l’interesse intorno a questa vettura sia stato enorme, perché le foto spia scattate dai nostri inviati in Germania sono riusciti a scovare un prototipo che, verosimilmente, dovrebbe essere la versione di serie di questa notevole vettura nipponica. Il prototipo dovrebbe essere abbastanza vicino al completamento e il suo debutto sarebbe programmato per il prossimo anno.
Si tratta di un’auto senza dubbio tirata a lucido ed estremizzata. Qualcuno pensa addirittura che possa essere la versione STI della stessa WRX. Lo testimonierebbe l’enorme alettone posteriore, assolutamente impossibile da non notare nonostante il camuffamento, che presenta un design decisamente familiare. Possiamo anche notare il diffusore posteriore, leggermente meno aggressivo rispetto al prototipo mostrato nella Grande Mela, ma comunque inconfondibile. Lo stile in senso generale è stato reso meno estremo, ma comunque molto sportivo. Le somiglianze sono parecchie, soprattutto a livello di luci, prese per l’aria, griglia e, come detto, il diffusore di cui sopra. Si possono notare persino delle vaghe somiglianze con la leggendaria WRX del 1990. In linea generale, comunque, ci troviamo davanti ad un bodykit con delle chiare forme da berlina, sensibilmente più alta rispetto alla concept car e con gli specchietti retrovisori montati sulla portiera invece che sul montante A. Le prese d’aria, inoltre, sono sensibilmente più piccole e riposizionate verso il basso.
Parlando di motori, l’unità che avrebbe più chance di trovare posto sotto questo cofano sarebbe un quattro cilindri boxer da 2.000 cc, che potrebbe anche poter vantare un turbocompressore tra le sue dotazioni. Quest’ultima indiscrezione, però, sarebbe ancora in attesa di avere delle conferme più sicure. Questa unità potrebbe avere delle grosse somiglianze con il motore della BRZ, con l’aggiunta di un nuovo sistema di iniezione diretta sviluppato in casa (quello della BRZ, invece, era opera di Toyota). La scelta di fare un passo indietro dal tipico 2.500 cc al probabile 2.000 cc sarebbe stato fatto per ottenere dei vantaggi fondamentali in alcune classi motorsport, non ultimo quello dell’efficienza. Non ci sono notizie molto certe riguardo la potenza, che però potrebbe aggirarsi intorno ai 265 CV, con la versione STI vicina ai 305. La trazione sarà integrale di serie, mentre è probabile che, oltre alla versione berlina, venga prodotta anche una hatchback.
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