Suzuki illustra la sua visione del futuro
Nalli: non necessariamente una tecnologia prevarrà sulle altre
Suzuki Italia ha presentato durante un evento dedicato alla stampa italiana l’evoluzione che avrà il marchio e la sua industrializzazione nel prossimo futuro, con l’obiettivo di raggiungere la completa neutralità carbonica aziendale entro il 2050 in Europa e Giappone, mentre entro il 2070 in India, ovvero i tre mercati principali della casa. Non ci sono stati veri e propri annunci da parte del marchio, quanto più un sunto di quello che si desidera fare per ottenere gli obiettivi imposti sia dal buon senso che dalle amministrazioni mondiali.
Cinque colonne
La visione ecosostenibile del futuro immaginata e programmata da Suzuki si basa su cinque pilastri fondamentali. Il primo, come si può ben immaginare, è l’elettrificazione, anche se il desiderio dello stesso presidente Toshihiro Suzuki è quello di non imporre a forza la nuova mobilità elettrica, ma accompagnare il clienti assecondando anche le sue esigenze. È bene precisare che non si parla solamente di mondo auto, ma anche moto e marine, dove Suzuki è uno dei principali attori. Secondo le previsioni della casa, le auto elettriche entro il 2030 copriranno il 75% delle vendite della casa al fianco solo delle ibride, sempre concentrandosi sui segmenti A e B del mercato. Il mondo delle moto per la stessa data arriverà al 25% di vetture a zero emissioni, mentre quello marine, soggetto a problematiche più complesse, inizierà la sua avventura con una quota del 5%.
La seconda colonna è lo studio dei biocarburanti, sin dalla loro produzione fino alla loro commercializzazione futura. Come detto, il 25% delle vendite Suzuki del 2030 si prevede siano incentrate sui veicoli ibridi, quindi auto ancora dotate di un motore termico. I bio-carburanti, tra l’altro, sono al vaglio delle istituzioni in vista del 2035. Simile la terza colonna, che vede lo studio e lo sviluppo del settore dell’idrogeno in collaborazione con altre grandi case auto e motociclistiche nipponiche. Si passa poi alla quarta colonna, ovvero la gestione e il riciclo delle batterie, e alla quinta, ovvero gli investimenti sulle start-up di settore.
Massimo Nalli: “Si possono anche criticare le regole, però poi bisogna seguirle”
“Il futuro per Suzuki è un futuro rispettoso dell’ambiente – ha dichiarato ai nostri microfoni Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia – Ce lo chiede il pianeta ad alta voce ed è un futuro che non vedrà necessariamente a livello mondiale una tecnologia prevalere su un’altra. Sarà importante essere preparati a rispondere a diverse esigenze in diverse aree mondiali con diverse tecnologie”. Il duello tra le varie tecnologie e le scadenze imposte, inoltre, ha creato una grande discussione a livello mondiale. Nalli, comunque, ha sottolineato come “fino a prova contraria si possono anche criticare le regole, però poi bisogna seguirle. Suzuki ha una visione dell’elettrificazione graduale. È difficile per legge imporre ad un cliente un prodotto che non desidera. Nel 2024 dovremmo vedere proprio dei nuovi prodotti in questo senso arrivare in tutti i settori in cui opera Suzuki, appunto nel rispetto delle norme che arriveranno nel 2035”.
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