Suzuki Swift: le prime immagini (non ufficiali) della seconda generazione

Le vetture cosiddette utilitarie riscuotono sempre maggior successo, in un periodo in cui il valore che si dà al soldo è concreto e gravoso: è giusto, dunque, dare l’attenzione necessaria ad ogni nuova svolta. Di oggi le prime immagini non ufficiali di una vettura che identifichiamo come la seconda generazione di Suzuki Swift, piccola citycar che si pose come anti-MINI, al suo arrivo sul mercato, ma che mai, forse, ha rappresentato un pericolo per la sfiziosa britannica. Ma questa è un’altra storia.
Un pilota ha carpito queste immagini dell’automobile su una bisarca, completamente spoglia da camuffamenti, sulle strade ungheresi, laddove verrà prodotta: sarà lo stabilimento di Esztergom, a sessanta chilometri da Budapest, ad accogliere la linea produttiva della nuova Suzuki Swift. Curiosamente, proprio due giorni prima che il costruttore distribuisca al mondo automobilistico le immagini ufficiali, in arrivo il 10 giugno prossimo.
Ne possiamo vedere soltanto il posteriore: poco male, tanto basta per capire che la seconda generazione si porrà più come una rivisitazione (profonda, ma pure sempre soltanto una rivisitazione) che come una rivoluzione rispetto all’odierna vettura: portellone più bombato, fari a sciabola, che salgono sulla carrozzeria laterale, forme morbide, gommose. Un maquillage, quasi, che ribadisce una forma e ne rivitalizza le necrosi, smussa gli angoli in eccesso, pulisce le imperfezioni.
Nessun dettaglio è poi trapelato, sulle caratteristiche di questa seconda generazione dell’utilitaria Suzuki Swift. Rilancio, al solito, a voi il giudizio definitivo: com’è?
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