Tesla: ancora grane con l’Autopilot. Ecco il risarcimento di 112 mila euro

Ancora sotto accusa l'Autopilot

Tesla: ancora grane con l’Autopilot. Ecco il risarcimento di 112 mila euro

Arrivano brutte notizie per Elon Musk e per la sua Tesla, dalla Germania. La casa di Elon dovrà rimborsare a una cittadina l’intero prezzo della sua Model X (circa 112 mila euro). Il motivo? L’Autopilot non funziona come dovrebbe e ciò che viene pubblicizzato non corrisponde alla realtà.

Da quello che è stato comunicato dai media tedeschi, dopo una perizia tecnica è stato appurato che il sistema di guida Autopilot non sarebbe in grado di riconoscere davvero e con efficacia gli ostacoli sul cammino della vettura (in modo particolare i coni e il restringimento di una strada soggetta a lavori), proprio come è successo alla cittadina tedesca che ha richiesto l’intervento della giustizia per difendere i propri diritti.

Secondo la giustizia tedesca, il mancato riconoscimento del pericolo potrebbe creare situazioni molto gravi e di alto pericolo sia per il guidatore, che per i suoi ospiti o per soggetti terzi presenti su strada. Dunque ecco che “deve partire il rimborso” per la sfortunata (o fortunata?) cittadina tedesca che si era comprata la Model X.

Tesla-Model-X

Ovviamente il buon Musk ha chiesto subito aiuto ai suoi avvocati che hanno specificato come l’Autopilot sia stato sviluppato per la guida autostradale e non per quella, ancor più caotica e impegnativa, cittadina.

Una “scusa” che non ha per niente convinto i giudici che hanno poi sottolineato che l’Autopilot non dispone di particolari funzioni settabili dal conducente e che gli possano permettere di funzionare ora su strade cittadine, ora su tratti autostradali. Di conseguenza, hanno specificato che se l’Autopilot può essere utilizzato su tratti non autostradali, questo deve essere comunque in grado di destreggiarsi al meglio, anche in queste circostanze.

Tesla continua a sottolineare che il proprio sistema di guida “semi-autonoma” è in grado di sterzare e frenare in autonomia ma richiede sempre e comunque l’intervento del guidatore.  Ora Tesla si trova ancora sotto inchiesta in molteplici stati degli USA, con otto casi che hanno portato all’attenzione della giustizia feriti gravi e un deceduto. L’accusato è sempre l’Autopilot, incapace di adattarsi al meglio alle condizioni di guida come avrebbe dovuto.

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