Tesla ferma la produzione a Berlino per un sabotaggio

La produzione presso la fabbrica di Tesla a Berlino è stata sospesa in seguito all’incendio doloso di un traliccio elettrico che alimenta la fabbrica e le comunità circostanti. Il gruppo di attivisti, noto come Volcano Group, ha emesso una dichiarazione lunga 2500 parole in cui rivendicano l’azione, criticando Elon Musk, CEO di Tesla, definendolo “tecnofascista”. Nella loro dichiarazione, accusano Tesla di sfruttare il territorio, le risorse e le persone, allo scopo di produrre 6.000 SUV alla settimana.

Sabotaggio ambientalista alla Gigafactory Tesla di Berlino

Nella lettera, l’attacco incendiario viene descritto come una sorta di “regalo” in occasione della Giornata Internazionale della Donna di quest’anno, che si celebra l’8 marzo. Elon Musk ha reagito all’attacco postando su X: “Questi individui o sono gli ecoterroristi più stupidi del pianeta o sono manipolati da coloro che non hanno buoni interessi ambientali. Fermare la produzione di veicoli elettrici, anziché di veicoli a combustibile fossile, è incredibilmente sciocco.” Secondo l’agenzia di stampa tedesca DPA, Michael Stübgen, ministro degli Interni della regione di Brandeburgo, ha dichiarato che l’incendio sembra essere stato provocato intenzionalmente.

L’incendio non ha coinvolto direttamente la fabbrica di Tesla, ma ha causato danni alla linea di trasmissione ad alta tensione, lasciando la fabbrica e le città circostanti prive di elettricità.Tutti i 12.500 dipendenti della struttura sono stati evacuati e mandati a casa, con l’assicurazione che l’edificio è considerato sicuro. Ricordiamo che in questo stabilimento viene prodotto il crossover Tesla Model Y e le celle batteria per tutti i veicoli elettrici della casa automobilistica.