Tesla sotto accusa in Francia per pratiche commerciali ingannevoli
La Casa americana, che ha quattro mesi di tempo per mettersi in regola, rischia 50.000 dollari di multa al giorno
A due anni dall’avvio delle indagini in Francia su Tesla, iniziata nel 2023 da parte del Dgccrf, il direttorato generale per le politiche sulla concorrenza e la tutela dei consumatori, su presunte “pratiche commerciali ingannevoli“, l’inchiesta è stata portata a conclusione.
Nel mirino Adas, contratti di vendita e rimborsi
La Casa automobilistica di Elon Musk, secondo quanto affermato dell’ente transalpino, avrebbe messo in atto una campagna promozionale “scorretta” in merito ai sistemi di guida assistita delle proprie auto, chiamati impropriamente “fully autonomous”, vale a dire “completamente autonomi”. Oltre a quest’accusa, il Dgccrf contesta a Tesla anche una documentazione di vendita incompleta (contratti privi di data e luogo di consegna) e un’inadeguata tempestività nell’effettuazione dei rimborsi ai clienti aventi diritto.
Rischio maxi-sanzione
Il Dgccrf ha fissato in quattro mesi il termine entro il quale Tesla dovrà porre fine alle pratiche scorrette accertate. Qualora questo non avvenisse, Tesla sarà sanzionata con una multa di 50.000 dollari al giorno fino al momento in cui la Casa americana non si sarà messa in regola. Sulla decisione degli inquirenti francesi al momento non c’è stato alcun commento ufficiale né da parte di Tesla né dal suo CEO Elon Musk.
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