Traforo del Monte Bianco: chiuso da oggi, riaprirà il 18 dicembre
Ecco i percorsi alternativi, ma il traffico sarà in difficoltà
Il Traforo del Monte Bianco è stato chiuso alle ore 8 di questa mattina e resterà inagibile fino al prossimo 18 dicembre. Oltre due mesi di chiusura, per lavori definiti “non più rinviabili”, che metteranno in seria difficoltà la viabilità della zona, con ripercussioni anche sul Piemonte ed, ovviamente, anche sul lato francese.
I lavori
La chiusura si è resa necessaria per la sostituzione degli elementi di impalcato stradale nella zona centrale del traforo e la sostituzione dei 76 acceleratori installati sulla volta. Sarà solo la prima parte dei lavori, destinati a durare circa 18 anni, con chiusure simili anche nel 2024 e negli anni a venire. Provocando tantissime polemiche.
I percorsi alternativi
Il sito ufficiale del Traforo ha pubblicato una mappa (qua sotto) con gli itinerari alternativi al Monte Bianco, che vedono il passaggio negli altri Trafori: il Frejus, in Gran San Bernardo ed anche il Piccolo San Bernardo. Il traffico sarà molto più intenso sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia ed anche sulla tangenziale di Torino.
L’allarme economia e turismo
Questa chiusura non creerà grandi disagi solamente al traffico, ma anche all’economia di tutta la zona. Con numerose aziende a rischio ed un effetto sul Pil negativo vicino al 10%, così come sul turismo, con oltre 400 alberghi in difficoltà, per via del mancato passaggio o arrivo dei turisti, soprattutto francesi.
“I rallentamenti dei lavori ai trafori alpini ferroviari, la non pianificazione infrastrutturale, la mancanza di coesione vera europea che guarda alle montagne quale luogo di sviluppo e crescita, flussi e transiti – le parole di Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem, a La Stampa – pesano come non mai. E peseranno tantissimo, da oggi, sui sistemi economici di Valle d’Aosta e Piemonte”.
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