Trump fa scattare i dazi reciproci: “Tariffe del 25% sulle auto straniere”
L'annuncio del presidente americano accende la guerra commerciale
Donald Trump ha ufficialmente fatto partire la sfida americana al commercio mondiale, con l’annuncio e la conseguente firma dell’ordine esecutivo che rende concreta l’introduzione dei cosiddetti “dazi reciproci” nei confronti di tutti i partner commerciali degli Stati Uniti, senza alcuna distinzione sulla tipologia di bene importata nel Paese. L’unica eccezione, in termini di categoria merceologica, è rappresentata dalle auto per le quali è previsto un dazio del 25% per tutti i veicoli prodotti in un alto Paese e importati negli Stati Uniti.
Liberation Day
Facendo leva sulla consueta retorica che spesso contraddistingue i suoi interventi pubblici, Trump, parlando dal giardino delle Rose della Casa Bianca, nell’annunciare le nuove misure ha esordito affermando: “Oggi è il giorno della Liberazione, un giorno che attendevamo da anni e che sarà ricordato come quello in cui abbiamo reso l’America di nuovo ricca e grande”.
Dazi al 20% per l’Europa
Affiancato da una lavagnetta che illustrava l’elenco dei dazi reciproci che verrà applicato per i singoli Paesi, Trump ha definito le nuove tariffe “una dichiarazione d’indipendenza economica”, spiegando che i dazi reciproci sono del 10% per tutti i Paesi, alzandosi per i partner commerciali “nemici”, quei Paesi che, secondo il tycoon, “per anni hanno trattato male gli Stati Uniti”. Tra questi c’è l’Europa per la quale sono previsti dazi del 20%, con diversi Paesi che subiscono l’imposizione di tariffe ancora più elevate come il Vietnam (46%), la Cina (34%), Taiwan (32%) e l’India (26%).
Dazi al 25% per auto e componenti straniere
Come detto, per le auto estere importate negli Stati Uniti i dazi fissati dal 25% ed entreranno in vigore da subito, ovvero dalla mezzanotte del 3 aprile. A partire dal 3 maggio l’applicazione delle nuove tariffe doganali coinvolgerà anche le componenti auto, che comprendono motori, trasmissioni, freni, propulsori elettrici e molto altro, in un elenco che potrà essere aggiornato dal Dipartimento del Commercio Usa entro 90 giorni.
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