Un giovane su quattro si fa i selfie mentre è alla guida

Lo rivela una ricerca di Ford sugli automobilisti europei

Selfie alla guida - Da un'indagine condotta da Ford fa emerge che il 25% dei giovani automobilisti europei non resiste alla tentazione di scattare i selfie con lo smartphone mentre è al volante e la metà di questi lo fa con l'auto in movimento, mettendo in forte rischio la propria sicurezza e quella degli altri.

Il selfie, l’autoscatto con lo smartphone, è ormai un fenomeno di massa che non conosce limiti valicando dunque anche le portiere dell’automobile. A dimostrarlo è uno studio recente di Ford che ha analizzato il comportamento di 7.000 giovani (18-24 anni) automobilisti europei in relazione all’utilizzo dello smartphone in macchina. Dalla ricerca emerge che un giovane conducente su quattro utilizza il proprio smartphone per scattarsi dei selfie mentre è al volante, e la metà di questi lo fa con l’auto in movimento.

Il 25% degli intervistati ha inoltre affermato di consultare i social media sul proprio telefono mentre sta guidando. Lo smartphone, selfie o social media che siano, rappresenta una fonte di distrazione pericolosa mentre si guida e come tale va evitata, cosa che però tanti giovani non riescono a fare nonostante, come sottolineano le risposte degli intervistati nell’indagine Ford, la gran parte di loro (più le donne che gli uomini) sia consapevole dei rischi che questo comporta per la propria sicurezza e per quella degli altri.

Visti i risultati della ricerca, il costruttore americano introdurrà uno specifico percorso di educazione alla guida che metta in risalto i pericoli derivanti dall’utilizzo dello smartphone, tra social media e autoscatti, al volante. Jim Graham, diretto del programma “Ford Driving Skills for Life“, ha affermato: “Gli smartphone sono diventati per molti giovani parte integrante della loro quotidianità, ma sono l’ultima cosa da usare al volante di un auto. E’ molto preoccupante costatare che così tanti giovani automobilisti si scattano foto durante la guida. Faremo tutto il possibile per i mettere in evidenza pericoli e conseguenze attraverso i nostri percorsi di educazione alla guida“.

A dimostrazione della diffusione del fenomeno si legge sempre più spesso di incidenti stradali, spesso con conseguenze gravi, in cui chi era alla guida stava scattando un selfie prima dell’impatto. Andando a guardare i dati per singolo paese si scopre che i giovani automobilisti britannici sono i più propensi a scattare selfie al volante con l’auto in movimento (33%), davanti a tedeschi (28%), francese (28%), rumeni (27%), italiani (26%), spagnoli (18%) e belgi (17%).

In Germania i giovani guidatori sono i primi per l’utilizzo di applicazioni, social media o siti web mentre si guida (35%), dietro ci sono nell’ordine Regno Unito (32%), Belgio (26%), Romania (25%), Francia (23%), Italia (21%) e Spagna (8%). Alla voce “autoscatti al volante” la prima è la Romania (97%), a seguire Germania (55%), Regno Unito (43%), Belgio (41%) Francia (41%), Italia (40%) e Spagna (32%).

Lo studio di Ford ha calcolato quanto costano in termini di tempo le principali distrazioni che derivano dallo smartphone. Scattare un selfie distrae mediamente il conducente per 14 secondi, controllare i social network può distrarre per 20 secondi, un tempo abbastanza lungo in cui un auto che viaggia  a 100 km/h può coprire una lunghezza pari a quella di cinque campi di calcio. Non mancano dunque i dati oggettivi per rimarcare come il non essere concentrati pienamente alla guida per dedicarsi ad altre attività, utilizzo dello smartphone compreso, metta pericolosamente a rischio la propria sicurezza e quella degli utenti della strada.

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