UNRAE contro il Superbollo, lettera aperta al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Calcolata una perdita di ben 140 milioni di euro
Diciamoci la verità, nel mondo dell’auto negli ultimi anni abbiamo avuto a che fare con diverse scelte impopolari da parte delle amministrazioni sia locali che nazionali. Crediamo di non sbagliare, però, se definiamo il Superbollo per le auto oltre i 225 kW di potenza come la tassa che più di ogni altra ha urtato i nervi degli automobilisti e non solo. Anche le associazioni di settore si erano mostrate tutto fuorché entusiaste della decisione presa all’epoca del Governo Monti. Da allora praticamente nulla è cambiato e nella giornata di oggi l’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ha deciso di spedire una lettera aperta al Ministero dell’Economia e delle Finanze, chiedendo a gran voce la rimozione di una tassa che non solo sarebbe dannosa per il mercato stesso dell’auto, ma che addirittura non avrebbe portato nessun aumento di introiti per lo stesso Erario.
«Abolire la dannosa e controproducente sovrattassa sul bollo auto, nata nel 2011 per portare nelle casse dello Stato 168 milioni di euro, che ha prodotto una serie di effetti perversi che stanno penalizzando l’Erario, il mercato dell’auto e il suo indotto – si legge nella lettera – L’addizionale introdotta, oltre a condizionare negativamente sia il mercato del nuovo sia il mercato dell’usato, ha prodotto effetti negativi per l’Erario, non solo in termini di entrate fiscali previste, ma anche di mancato introito di IVA, IPT e bollo, conseguente alla riduzione delle immatricolazioni e del parco circolante. Appare, quindi, opportuna e urgente l’abolizione della sovrattassa, anche al fine di fornire al mercato dell’auto un primo segnale di rilancio, che possa invertire la rotta negativa degli ultimi anni e che vada nella direzione di un alleggerimento della pressione fiscale sul comparto. Nonostante le evidenti difficoltà attraversate dal settore a causa della crisi economica, infatti, dal 2009 a oggi il carico fiscale sulla motorizzazione ha continuato a crescere, fino a superare, nel 2012, i 72 miliardi di Euro, pari al 17% del totale delle entrate tributarie nazionali e addirittura è degli ultimi giorni l’ipotesi di un ennesimo rincaro delle accise sui carburanti per scongiurare l’aumento dell’IVA, quando la componente fiscale del prezzo è già al 59% per la benzina e al 54% per il diesel.»
Secondo i calcoli condotti dalla stessa UNRAE, il Superbollo, che avrebbe dovuto portate entrate del 168 milioni di euro, avrebbe invece causato una perdita complessiva di ben 140 milioni, suddivisa in: per lo Stato 93 milioni di gettito IVA, 13 milioni di Superbollo; per le Regioni 19,8 milioni di mancato pagamento del bollo; per le Province 5,2 milioni di mancata IPT e circa 9 milioni di addizionale su RCA. Insieme all’UNRAE, la lettera è stata firmata anche da ANFIA (produttori italiani), ANIASA (autonoleggio), Assilea (leasing), Federauto (concessionari) e UNASCA (agenzie).
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“diverse scelte impopolari da parte delle amministrazioni sia locali che nazionali”
Una manica di cialtroni, incompetenti, supponenti e di dubbia estrazione sociale. Questo è quello che ci meritiamo?
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