Veicoli industriali: +3,1% di vendite a febbraio 2022
2210 esemplari sono stati immatricolazioni in Italia durante l'intero mese scorso
Il mercato dei veicoli industriali è tornato a crescere a febbraio 2022 rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In particolare, l’UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, ha stimato una leggera crescita delle immatricolazioni con 2210 unità vendute contro 2143. Parliamo di un aumento pari al 3,1%.
Il rialzo è trainato dalla fascia di veicoli da 3,51 a 6 tonnellate, che cresce di oltre 100 veicoli rispetto allo scorso anno. Sono rimaste sostanzialmente invariate, invece, le vendite dei mezzi pesanti di massa superiore a 16 tonnellate, che si sono fermate a quota 1830 e leggermente in calo rispetto alle 2000 unità rilevate a gennaio 2022.
Paolo A. Starace, presidente della sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE, ha detto: “Accogliamo positivamente il lieve incremento del 3,1% di febbraio 2022, malgrado lo stallo delle vendite di veicoli pesanti rifletta le difficoltà ormai consolidate delle Case produttrici in materia di supply chain e carenza della componentistica. In questo periodo l’incertezza è ulteriormente aggravata dalla situazione geopolitica internazionale che temiamo possa ripercuotersi notevolmente anche sulla produzione di veicoli industriali”.
La guerra fra Ucraina e Russia porterà conseguenze pesanti all’intero settore
Sia la Russia che l’Ucraina forniscono varie componenti importanti al settore automobilistico e Starace ha espresso preoccupazione per le conseguenze inevitabili sulla capacità produttiva delle aziende costruttrici, ancora non visibili nei dati di febbraio 2022.
In aggiunta, la grave crisi corrente avrà effetti negativi anche sulle imprese operanti nel settore del trasporto in quanto l’Ucraina conta numerosi siti produttivi di filiera e poiché il prezzo dei carburanti aggraverà ulteriormente i bilanci delle imprese di autotrasporto, già fortemente colpita dall’incremento vertiginoso dei costi di gestione.
A questo proposito, il presidente della sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE ha espresso perplessità riguardo alla decisione di destinare parte dello stanziamento di 80 milioni di euro a sostegno dell’autotrasporto, contenuto nel decreto legge Energia, a un solo tipo di combustibile di origine fossile, il quale rappresenta una percentuale trascurabile del parco circolante nazionale.
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