Venmar Lido 32: la prova della barca con motore sostenibile [VIDEO]

Maurizio Bulleri sul modello spinto da carburante vegetale

Venmar Lido 32: la prova della barca con motore sostenibile [VIDEO]

Da questa città, Venezia, trae ispirazione questa barca, Lido 32, del cantiere Venmar. Tutti noi vorremmo preservare questo luogo così com’è o, magari, consegnarlo anche migliore alle future generazioni ed ecco quindi la necessità di realizzare un’imbarcazione che sia la più sostenibile possibile. Ma in che modo? Perché qui le barche a motore sono necessarie, non solo per il diporto, ma per tutte le attività professionali, di navigazione e di trasporto. Allora la necessità è quella di avere uno scafo e un motore che siano compatibili con questo ecosistema. Hanno deciso di svincolarsi dai limiti di autonomia e dai tempi di attesa per la ricarica, tipici di tutti i sistemi a batteria, e hanno anche deciso di non utilizzare carburante che abbia origine fossile. Ecco il partner ideale l’entrobordo Yanmar 4JH110 4 cilindri in linea, iniezione diretta sovralimentato, 1995 centimetri cubi, 110 cavalli a 3.200 giri, alimentato ad HVO (Hydroted Vegetable Oil).

L’olio HVO

Venmar Lido 32

Eni ha trasformato la raffineria di Marghera in una bio raffineria, che produce carburanti di alta qualità impiegando, tra l’altro, gli oli esausti che provengono dalla cottura, dalla frittura e dalla conservazione dei cibi. Anziché inquinare, quell’olio viene utilizzato per navigare, al costo del comune gasolio, ed è un’economia circolare perché l’olio viene recuperato in quest’area, utilizzato nella raffineria di Marghera, che è qui vicino, e tutto questo potremmo dire che è a miglia zero.

HVO è prodotto al 100% con materie prime rinnovabili, come scarti e residui vegetali e oli generati da colture non in competizione con la filiera alimentare. Eni dichiara di ottenere, in questo modo, una riduzione delle emissioni fino al 90% di CO2, rispetto al carburante fossile. Percentuale calcolata tenendo conto anche della filiera dei trasporti: in Italia sono 150 i punti di distribuzione dell’HVO e due le raffinerie. Torniamo alla barca, che vuole essere un esempio di navigazione sostenibile, un invito a riconsiderare le nostre abitudini per minimizzare l’inquinamento e i costi.

Le caratteristiche

Venmar Lido 32

Alla base, c’è il concetto di navigare consumando poca energia. Il progetto, quindi, è stato realizzato tenendo conto non solo delle forme dello scafo, ma anche del punto di applicazione della spinta e della distribuzione dei pesi. Ecco perché il motore è al centro e, come propulsione, è utilizzata la linea d’asse, che il dislocamento a bassissima resistenza di avanzamento e, con la sua semplicità tecnica, resta la migliore per affidabilità, durata e minima manutenzione. Queste le misure dello scafo: lunghezza di omologazione un centimetro meno di 10 metri, così non occorre l’immatricolazione in Italia, larghezza un centimetro meno di 240 cm, per poter entrare nei canali di Venezia. Il disegno è minimalista per durare nel tempo, senza accusare il passare delle mode, il progetto è firmato da Cossutti Yacht Design.

È ovviamente bellissima e curata in modo impeccabile, come sempre fa Venmar sia che si tratti di una nuova costruzione sia che si tratti di un restauro. Hanno usato vari accorgimenti per ridurre il peso, nemico numero uno di qualsiasi cosa galleggi. Il paiolo è di sughero leggero e meno caldo di altri materiali sotto il sole, non ci sono gradini perché così si è più comodi e più sicuri, sotto i divani uno spazio di stivaggio e, tra i divani, si monta un piano prendisole di carbonio. Sono di carbonio anche i pali del tendalino parasole ed è di carbonio pure il tavolo da pranzo. Considerate la leggerezza ma anche l’assenza di fatica per montare questi elementi.

La falchetta a prua evita scivolate fuoribordo, il capo di banda è interamente utilizzabile per sedersi e per tenersi, lo specchio di poppa è apribile per fare il bagno comodamente. La scelta di spostare a poppa il posto di comando ha una ben precisa motivazione: da qui si controllano tutte le persone presenti a bordo, ma non solo. Mentre si naviga si sta insieme agli altri e ci si serve dal frigo. Lo schienale è traslabile. Non fatevi ingannare dall’apparenza, è di vetroresina ma pesa solo 1925 kg, perché è costruita per infusione sottovuoto, in una sola lavorazione che comprende le fibre di vetro, l’anima di PET e il legno. Il mobile cucina è sopra il cofano motore. Per chi non conoscesse Venmar, è utile sapere che ogni imbarcazione viene costruita su misura per il cliente. Sotto il ponte di prua, una cabina dove è possibile anche pernottare, ci sono il riscaldamento e la toilette.

La prova

Venmar Lido 32

Adesso però vediamo qual è l’efficienza di questo scafo, di questo motore e di questo carburante HVO. Il motore Yanmar 4JH110 ha la sua massima coppia tra 1.800 e 3.000 giri di minuto e sarebbe bene navigare in crociera proprio in questo range. È un modo diverso di navigare, a cominciare anche dalla silenziosità. È ovvio il regime è ancora basso, 1000 giri al minuto, e consumiamo appena un litro per miglio. 1800 giri minuto, velocità 11 nodi e mezzo, consumo di carburante 5 litri/ora, in un’ora percorriamo 11,5 miglia e consumiamo 5 litri. Ciò significa che, percorrere un miglio, ci basta mezzo litro di carburante. Anche meno. È sorprendente vero? Ma aumentiamo l’acceleratore, diamo più velocità e vediamo cosa succede. L’assetto resta costante, abbiamo la stessa linea che avevamo in dislocamento, siamo soltanto leggermente più sollevati dall’acqua, ma di pochi centimetri. E guardate la scia a poppa, sposta pochissima acqua. Questo significa che non occorre energia per spostare questa imbarcazione, perché muove poca massa. Non solo, ma spostando poca acqua, qui in particolare a Venezia, non roviniamo gli argini, non roviniamo le fondamenta delle case, non diamo fastidio alle altre imbarcazioni ormeggiate lungo i canali.

Adesso, lo sentite dal vento, siamo più veloci. Siamo a 14 nodi, consumo sempre mezzo litro per miglio, 7 litri/ora a 2200 giri. Guardate ancora la scia, sempre meno acqua mossa dallo scafo. Stupendo Quello che non ti aspetti è che, quando spingi sull’acceleratore e passi a 2.800 giri, diventa addirittura aggressiva, cattiva. Non sembra della sua natura, invece è brillante. Accelera in un attimo. Vi do i dati: 2.800 giri/minuto, abbiamo un consumo di 12 litri per ogni ora e siamo a 19 nodi. Sono sempre più esterrefatto. Ricontrollate la scia… piatta.

Venmar Lido 32

Eh beh, a questo punto, non mi resta altro che mettere giù la manetta. Il contagiri si è illuminato di rosso, sono andato un po’ fuori giri, perché siamo a carico leggero. Tre persone a bordo, 70% di carburante, 35% di acqua, ma questa imbarcazione può avere un carico molto maggiore. Quindi le eliche tarate anche per avere tanti passeggeri. E, infatti, il motore arriva addirittura a 3.320 giri/minuto, la velocità è di 24 nodi, il consumo di 21 litri. Anche a manetta occorre meno di un litro per ogni miglio. Efficienza alta, costi bassi. Mi auguro che una barca come questa, Lido 32 di Venmar, ci induca a considerare modi alternativi di navigare, con consumi, emissioni e costi davvero bassissimi. Nonostante questo sia un 10 metri.

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