Volkswagen Tiguan, prova su strada
Maxi Golf o più mini Toureg?
Quando entri in un negozio d’abbigliamento e trovi davanti a te quella massa di jeans, poggiati sugli scaffali alla rinfusa e in maniera disordinata, quello che attira la tua attenzione, molto spesso, è un’etichetta recante il nome di una grande firma. Prima di tutto si guarda quella e soltanto dopo si controlla se il capo d’abbigliamento è adatto ai nostri gusti. Il mercato delle SUV compatte, anche conosciute come crossover, secondo noi, potrebbe proprio essere paragonato al negozio di vestiti in questione, dato che di modelli diversi, ormai, ne abbiamo un’infinità e magari può essere proprio l’etichetta blasonata, che in questo caso diventa uno stemmino sulla calandra, ad attirare la nostra attenzione. In questo caso, però, stiamo parlando sì di un “capo prestigioso”, firmato Volkswagen, ma i jeans in questione sono di quelli semplici, senza troppi fronzoli, dato che la Tiguan della nostra prova è la versione entry level a gasolio. Dunque, il punto in questione è il seguente: la grande firma sarà sinonimo di qualità e contenuti di livello anche in questa versione basic?
Design e Interni:
Stile
L’effetto piccolo Touareg è garantito
Prendete il maxi SUV di casa Volkswagen, togliete un bel po’ di centimetri in lunghezza, qualcuno in larghezza, aggiungete qualche tratto un po’ più squadrato e meno tondeggiante, ed ecco qui la Tiguan. Il risultato è indubbiamente gradevole, perchè pur ispirandosi evidentemente alla sorella maggiore, il SUV compatto tedesco ha una sua immagine, compiuta e marcata, che non lo fa apparire soltanto come un mero tentativo d’imitazione della più prestigiosa Touareg. I tratti, ovviamente, sono sempre quelli, rigorosi ed equilibrati, delle creature di Wolfsburg degli ultimi anni, che hanno messo da parte azzardi stilistici vari, in favore di uno stile quasi austero, che però, nell’insieme, funziona. La parte che ci piace di più è il frontale, fortemente sviluppato in orizzontale, con la sottile mascherina che collega i due fari, coniugando come pochi sanno fare sobrietà con un tocco di aggressività che non guasta mai. Nella vista laterale non rendono particolare giustizia al lavoro dei designer i cerchi da 16”, montati su gomme con spalla da 65. Assolutamente consigliabili, quindi, dei cerchi più grandi, con spalla più bassa.
Interni
Anche qui rigore tedesco. Bene spazio ed ergonomia
L’impostazione è sempre quella, tipica delle SUV: seduta rialzata, gambe non troppo distese, e sedile comodo e accogliente, anche per lunghi viaggi. Il volante gode, come il sedile, di ampie regolazioni, e così la Tiguan riesce ad adattarsi a tutte le taglie. Guardando la plancia, le sensazioni sono di tipo diverso: tocchi i materiali, in particolare quelli della parte alta, e capisci subito di trovarti in una Volkswagen. Però, al tempo stesso, appare evidente che trattasi di una vettura in allestimento base: niente comandi al volante (che non è neanche rivestito in pelle) e niente clima automatico. Dunque qualità sì, ma sensazione di lusso no. Sulla vettura in prova, però, era presente il navigatore touch-screen Rns 315, optional da 825 €, che include anche la radio con lettore cd e ingresso per le schede SD. Nulla da dire sul funzionamento del sistema, che presenta schermate ordinate ed un interfaccia semplice da utilizzare. Insomma, l’accessorio vale indubbiamente quello che costa. A dispetto delle dimensioni esterne, tutto sommato contenute dato che la lunghezza supera di poco i 440 cm, la Tiguan al suo interno offre spazio in abbondanza, dato che il divano posteriore può accogliere comodamente anche tre adulti. Per di più è anche ottima la modulabilità, visto che il divano può scorrere di 16 cm e si può anche regolare l’inclinazione dello schienale. Il bagagliaio, infine, ha una capienza senza subbio soddisfacente, dato che si va dai 470 litri in configurazione standard fino ai 1510 reclinando gli schienali posteriori.
Comportamento su Strada:
Predilige le andatura turistiche, regalando un ottimo livello di comfort. La gommatura poco sportiva fa sentire la sua presenza
Crediamo che sia il livello di comfort davvero elevato, oltre al design, il maggiore punto di contatto con la sorella maggiore, la Touareg. A bordo di questa Tiguan, infatti, vuoi per la silenziosità del propulsore, vuoi per l’assorbimento delle sospensioni sempre ottimale, ci si sente sempre coccolati e viaggiare è proprio un piacere. Non c’è dubbio che, sulla capacità della vettura di filtrare a dovere tutte le sconnessioni, abbia un ruolo determinante l’assetto, tendente al morbido, ma anche la gommatura, con la sua spalla da 65. Noi saremmo ben disposti a perdere giusto un pelino di comfort, optando per una gommatura un po’ più sportiva, perchè la spalla alta ha i suoi lati positivi sul piano della comodità, ma va anche a penalizzare un po’ quelle che sono le qualità stradali della vettura. Di base, infatti, la Tiguan ha un comportamento sano, composto e anche gradevole, dato che lo sterzo ha una buona precisione e ti trasmette un feeling con l’asfalto senza dubbio soddisfacente per la tipologia di vettura. Però, basta forzare giusto un po’ in curva per avvertire come il cedimento della spalla della gomma, sottoposta alle forze laterali, vada a togliere un po’ di immediatezza nelle risposte, provocando anche un’evidente tendenza al sottosterzo. Cinque stelle vanno invece al cambio: la frizione è morbida e la leva ha degli innesti sempre precisi, accompagnati da una manovrabilità esemplare. Insomma, l’automatico non si rimpiange per niente. In ultimo vogliamo sottolineare come, sebbene la vettura non fosse dotata della trazione integrale 4motion, grazie all’altezza da terra superiore rispetto alle vetture tradizionali la Tiguan si è comportata inaspettatamente bene anche in una piccola escursione lontano dall’asfalto.
Motore e Prestazioni:
110 cv potrebbero sembrare pochini, ma in realtà, per la guida di tutti i giorni, bastano e avanzano
Guadando la potenza del propulsore, e considerando le dimensioni ed il peso della vettura, non ci si attendono chissà che prestazioni. Tuttavia il 2.0 TDI è stato una piccola sorpresa: grazie al buon valore di coppia di 280 Nm il motore è sempre piuttosto vivace, tanto che la vettura sembra avere persino più cavalli di quanti ne abbia realmente. La spinta è sempre omogenea e ben distribuita lungo tutto l’arco dei giri, e quindi, grazie anche al bel cambio manuale, si scala di un rapporto e si riprende senza troppi patemi. Per quanto possa rilevare quando non si parla di vetture sportive, vi diciamo anche che lo 0-100 viene coperto in poco meno di 12 secondi, mentre la velocità massima è di 175 km/h. Se cercate lo sprint al semaforo, quindi, meglio rivolgersi alla versione R-Line, che monta lo stesso 2.0 TDI della Tiguan in prova, declinato però nella ben più spinta versione da 177 cv.
Consumi e Costi:
Le richieste di gasolio sono sempre contenute. Il listino è invitante, ma la dotazione è molto basic
Per questa versione a potenza ridotta del suo 4 cilindri TDI BlueMotion la casa tedesca dichiara delle percorrenze medie che vanno dai 4,8 ai 6,3 litri/100km. Noi, durante la nostra prova, abbiamo verificato che il consumo medio “reale” si può assestare tra i 14 ed i 16 km/l, a seconda del tipo di percorso che si va ad affrontare. Dove si consuma di più è ovviamente in città, nel traffico, mentre la Tiguan dà il meglio a velocità costante, in autostrada o sulle statali. Il prezzo di listino è di poco superiore ai 26.000 €, una cifra interessante, ma, come già sottolineato, la dotazione di questo allestimento base è da integrare. Non manca nulla dello stretto indispensabile, vedi climatizzatore, ESP, radio (e ci mancherebbe), ma si deve rinunciare al clima automatico, ai comandi al volante, eccetera. Certo che almeno il volante rivestito in pelle però…
In conclusione
Dunque, come si chiude la partita? Questa Tiguan è più una mini Touareg o è più una maxi Golf? Beh, le affinità con la sorella maggiore sono riconducibili allo stile e al comfort di marcia che la vettura è in grado di offrire. Per essere considerata appieno una mini Touareg, però, le manca l’anima lussuosa, da vettura d’alta gamma, in particolare nell’abitacolo. Questo l’avvicina di più alla sorella minore, la Golf, rispetto alla quale si pone come alternativa per chi cerca una maggiore abitabilità e versatilità, mantenendo costi d’acquisto e d’esercizio molto simili. D’altronde, se la Touareg costa praticamente il doppio della Tiguan che abbiamo provato ci sarà un motivo, no?
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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Comfort di marcia notevole, richieste di gasolio mai eccessive. | Volante in plastica: non è particolarmente bello né da vedere, né da toccare. |
Volkswagen Tiguan: la Pagella di Motorionline
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UNA BUONA SERA DA RICCIONE
SONO ATTUALMENTE IN POSSESSO DI UNA GOLF PLUS TD
E DI UNA AUDI A 4 AVANT DIESEL.
DEVO DIRE CHE NON AVETE DELLE NUOVE FANTASIE,NEL
DIVULGARE MODELLI DI AUTOVETTURE NEL CASO suv
modello tiguan,in quanto sono già a mio avviso ob-
solete di prima impatto,questo è anche il parere
di miei amici,spero di farvi cosa gradita,nel li-
bero pernsiero di vedute,dopo non lamentatevi se
certi modelli non trovano il meritato impatto di
mercato,cosa ne pensa il mister Da Silva
Un cordiale saluto,e un Buon lavoro
Antonio