WEC 2023 | Intervista esclusiva a Frédéric Lequien
“Ferrari? Non sono sorpreso di vederla già davanti”
Mentre lo spettacolo si accendeva a Silverstone per la Formula 1, un altro dei circuiti storici del Motorsport apriva le porte a tifosi ed appassionati. L’Autodromo Nazionale di Monza ha accolto una Ferrari trionfante dopo il grande successo di Le Mans: James Calado, Antonio Giovinazzi e Alessandro Pier Guidi hanno tagliato il traguardo davanti a tutti dopo 24 ore di una delle gare più iconiche del mondo, col team di Maranello è tornata nella categoria Endurance dopo cinquant’anni di assenza. La redazione di Motorionline ha avuto l’opportunità ed il piacere di fare due chiacchiere con il CEO del WEC, Frédéric Lequien. Con il ronzio delle Hypercar in sottofondo, abbiamo parlato di Ferrari, calendari e new entry per la stagione 2024.
Sorpresa Ferrari
Prima il duello con Porche, poi il dominio e la parentesi Alonso. La Toyota è stata grande dominatrice del campionato WEC negli ultimi anni, annientando la concorrenza. Il team di Maranello è tornato nella categoria suprema del mondo Endurance dopo cinquanta anni di assenza. Il podio arriva già alla prima gara, riaccendendo la competizione, fino alla incredibile gara di Le Mans, che ha visto trionfare la numero 51. Una 24h che ha lasciato i tifosi col fiato sospeso, fino all’incredibile festa prima a Maranello, e poi a Monza.
“Ci aspettavamo dall’inizio del campionato che ci sarebbe stata una lotta serrata, specialmente a Le Mans – ammette Lequein all’inizio della nostra chiacchierata – la Ferrari è una squadra molto seria, hanno creato una vettura davvero superba. Non mi aspettavo che potessero essere così competitivi dall’inizio, ma hanno investito davvero tante risorse in questo progetto, che per la squadra di Maranello è molto importante, per cui non siamo sorpresi. […] Anche noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: avere più squadre agli stessi livelli, in termini di performance, il che è un bene anche per i tifosi, che possono quindi godersi delle gare eccitanti”.
New Entry
E di questo si tratta: Ferrari è stata solo la prima grande casa ad entrare nella categoria Hypercar, facendo da apripista per Alpine, BMW, Lamborghini, tutte attese al semaforo della stagione 2024. Il lavoro Ferrari sembra avere dell’incredibile, ma il CEO francese è convinto che anche le new entry possano ripetere l’impresa.
“La filosofia del nostro regolamento tecnico fa in modo che tutti possano avere la possibilità di vincere. Non sarei sorpreso di vedere i nuovi team già competitivi all’inizio del campionato, come Lamborghini e BMW, ed ovviamente entrano altri fattori in gioco: non si tratta solo di performance, ma anche di strategia, piloti, tante componenti all’interno di un team che credo che i nuovi competitor abbiano – precisa Lequien – è davvero difficile, l’esperienza è un fattore importante, i debuttanti avranno tanto da imparare, ovviamente, ma mi aspetto che tutti possano avere una chance nella Hypercar”. Il nuovo mondiale avrà una veste tutta nuova: via le LMP2 – che torneranno solo per la 24h di Le Mans – dentro più Hypercar. Una scelta particolare, soprattutto dato l’acceso campionato di quest’anno che vedo al momento il Team WRT e l’Inter Europol Competition a pochi punti di distanza. “Non è stato facile decidere il destino della LMP2 – ammette Lequien – ma c’è una buona ragione: ci stiamo concentrando sul campionato Hypercar, avremo più di venti vetture, non più di trentasei, insieme alle GT. La LMP2 resta una categoria importantissima per noi e per i team privati: abbiamo deciso di mantenere la categoria a Le Mans. La Hypercar sta avendo talmente successo, e con le GT3 era naturale concentrarci solo su queste due categorie.
Balance of Performance
A Monza la Ferrari non è riuscita a ripetere il trionfo di Le Mans, fermandosi soltanto in seconda posizione con la numero 50, mentre continua la polemica sul BoP – Balance of Performance – da parte di Toyota e della stessa casa di Maranello.
“Nella 24h abbiamo visto cinque leader diversi durante la gara. Siamo convinti che il bop stia funzionando correttamente. Il suo obiettivo è quello di mettere tutti i competitor in una finestra di performance che permette a tutti loro di giocarsela, lasciando che i migliori riescano comunque ad emergere e vincere – ha chiarito Lequien, difendendo il lavoro della Federazione – non è il bop che ti fa vincere, ma il modo in cui lavori. Abbiamo fiducia in questo regolamento e direi che, alla quinta gara del campionato, le performance tra i competitor sono molto simili. Questo dimostra il successo del bop, che sta regalando un bello spettacolo in pista, ma ripeto: il miglior team continuerà a vincere, indipendentemente dal bop”. Il CEO difende anche l’hyperpole, il format introdotto nel 2020: “Crediamo fermamente nell’hyperpole e pensiamo di poterlo estendere a tutti gli appuntamenti del campionato per l’anno prossimo – rivela il francese – è un format molto attraente per il pubblico televisivo e i tifosi in pista, è molto breve. L’abbiamo provato ancora quest’anno a Le Mans e speriamo di poterlo estendere a tutto il campionato”.
Verso il 2024
Un campionato che è già stato confermato per il 2024: otto appuntamenti, il primo in Qatar, poi Imola – a sostituire la non disponibile Monza. Si correrà poi a Spa, la immancabile 24h di Le Mans, il ritorno del Brasile, poi Stati Uniti, Giappone e Bahrain. Un appuntamento in più rispetto al 2023, con un andazzo che sembra ricordare quello della Formula 1, che per il prossimo anno prevede 24 appuntamenti. Che il WEC segua le stesse orme? Il CEO conferma l’endurance sulle performance e la esclude sulla durata del mondiale.
“No, questo non è il nostro obiettivo, non è nel nostro DNA. Potremmo incrementare forse fino a nove, dieci gare, ma credo che otto sia un buon numero adesso. Siamo un campionato endurance, ogni gara ha una durata minima di sei ore, questo è un fatto da non sottovalutare. E’ anche vero che tanti paesi ci chiedono di poter ospitare una gara del campionato, ma se dicessi sì a tutti arriveremmo a quindici gare. Ma dobbiamo essere ragionevoli: credo che nove potrebbe essere un buon numero in futuro”. Il 2024 vedrà le Hypercar correre ad Imola piuttosto che a Monza e, con il coinvolgimento della Ferrari, nasce spontanea l’idea di poter vedere entrambe le piste in calendario, così come accade in Formula 1. Ancora, un’opzione che Lequien sembra escludere. “È davvero presto per dirlo. Amiamo l’Italia, amiamo Monza e amiamo Imola. E’ stato difficile definire il calendario del prossimo anno. E’ bello avere del cambiamenti ogni tanto, magari potremmo alternare le due, ma al momento fissare due gare in Italia sarebbe complicato.
Vogliamo lasciare aperta ogni possibilità, ma adesso guardiamo al prossimo futuro. Ci sono tantissimi tifosi qui a Monza, e ci aspettiamo lo stesso ad Imola il prossimo anno. Tutto è possibile, ne discuteremo con i promoter ed ACI, di sicuro il WEC ha un futuro in questo paese”.
E… Valentino?
Il campionato 2024 vedrà la sostituzione della categoria GT con la GT3. Per la categoria non sono previste modifiche regolamentari: vedremo esattamente le stesse vetture GT3 di quest’anno. E Valentino? Il Campione del Mondo MotoGP è attualmente impegnato nel campionato GT World Challenge e vederlo nella massima categoria dell’endurance sarebbe un sogno per tifosi e addetti ai lavori.
“Le GT3 resteranno esattamente le stesse. Valentino? – ride – è una domanda difficile. Sarebbe meraviglioso accoglierlo qui, è stato a Le Mans, un tracciato di cui è facile innamorarsi. Sono sicuro che abbia grandi ambizioni, ma non sono io a decidere” conclude Lequien.
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