Zone gialle: le regioni italiane a rischio dal 30 agosto

Sardegna, Sicilia e Calabria sono a rischio

La situazione in Italia sembra destinata a cambiare con il prossimo monitoraggio dell’Istituto Superiore della Sanità. Domani, venerdì 27 agosto, verranno forniti i dati relativi alla pandemia nel nostro Bel Paese, con i numeri regione per regione. Lunedì 30 agosto, invece, entreranno in vigore gli eventuali passaggi di fascia.

Questo significa che fra pochi giorni alcune zone bianche potrebbero trasformarsi in gialle a causa della crescita di contagi e di ricoveri. In base a quanto dichiarato dall’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, i contagi sono iniziati a salire in Italia. Ad esempio, in Sicilia si sono registrate percentuali da zona gialla per quanto riguarda i ricoveri.

La Sicilia ha superato le soglie per l’occupazione di posti

In base a quanto dichiarato dagli ultimi dati di martedì 24 agosto, nonostante l’aumento dei posti disponibili ufficiali nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva, la Sicilia è oltre le rispettive soglie del 15% e del 10% per l’occupazione di posti, afferma Sebastiani. Questo significa che venerdì 27 agosto potrebbe essere dichiarata la zona gialla, con entrata in vigore effettiva il 30 agosto.

Anche in Sardegna si sono registrati dei valori molto simili a quelli per entrare in zona gialla. Abbiamo una percentuale del 14% per i ricoveri e dell’11% per le terapie intensive. In Calabria si è registrata una crescita dei posti occupati, con percentuali rispettive del 15% e del 6% circa.

Gli indicatori di alcune regioni continuano a salire

I dati condivisi nelle scorse ore dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas), gli indicatori di alcune regioni continuano a muoversi. Ad esempio, la Sicilia è salita di un punto percentuale, raggiungendo una quota del 20% sull’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari. Resta dell’11% la quota di occupazione delle terapie intensive.

Anche la Sardegna ha registrato un aumento delle terapie intensive che hanno raggiunto il 12%, quindi al di sopra del 10%. È rimasta invece stabile la quota dei reparti standard con il 14%. Ad ogni modo, la Sicilia rimane al primo posto in Italia per nuovi contagi. Nelle scorse ore sono stati registrati 1409 su 21.519 tamponi effettuati. Gli attuali positivi sono 25.506.

Come detto poco fa, anche la Sardegna rischia il passaggio alla zona gialla in quanto è stato registrato un aumento dei casi e dei ricoveri. Secondo gli ultimi dati forniti dalla stessa regione, sono stati registrati 487 persone positive al COVID-19 sulla base dei 4189 tamponi processati. Salgono anche i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva e in quelli ordinari.

Sempre a causa del nuovo coronavirus sono aumentati i ricoveri anche in Calabria. Nelle ultime 24 ore sono stati individuati 349 nuovi contagi, anche se i tamponi sono stati di più rispetto al giorno precedente. Per fortuna non è stata registrata nessuna vittima, quindi il totale dei decessi rimane 1301.

In Italia sono state somministrate 76.038.118 dosi di vaccino contro il COVID-19, il 91,5% di quelle consegnate nel nostro Paese. Parlando delle regioni, la Lombardia si trova al primo posto con il 94,9% del rapporto fra dosi somministrate e dosi consegnate. Chiudono il podio il Molise con il 94,6% e la Toscana con il 94,1%. Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 36.771.281.

Le regole da seguire in zona gialla

Ricordiamo che in zona gialla la mascherina è obbligatoria anche all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni di età e delle persone che hanno un problema di salute incompatibile con l’uso della mascherina. In zona gialla sono consentiti gli spostamenti all’interno del comune, fra comuni diversi e tra regioni. Non c’è neanche il coprifuoco e non è necessaria l’autocertificazione.

I bar e i ristoranti al chiuso possono effettuare servizio al tavolo fino alle 18:00, ma solo avendo il Green Pass. All’aperto è invece consentito il servizio al tavolo anche a cena. I cinema e i teatri restano aperti in zona gialla, anche se i posti a sedere devono essere prenotati in anticipo e avere una distanza di almeno 1 metri l’uno dall’altro. La capienza viene limitata al 50% e non bisogna superare più di 1000 spettatori al chiuso e 2500 all’aperto.

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