Audi S1: prova su strada

Va forte come "nes..S1"

L'Audi A1 è andata in palestra, ha preso steroidi ed anabolizzanti, ed il risultato è una piccola bomba dalle prestazioni stupefacenti. Sul misto stretto, grazie al passo corto, è sbalorditiva, e più di qualche supercar dovrà stare attenta vedendosela comparire negli specchietti. Ma risulta anche guidabilissima ogni giorno. Insomma, davvero un bel "giocattolino", che però non è di certo a buon mercato.

Audi S1 – Ben 231cv a spingere le quattro ruote grazie alla trazione integrale. Stiamo parlando di una sportiva? Indubbiamente, ma la cosa che fa più impressione è trattasi di una vettura lunga meno di quattro metri, che con il 1.2 TSI da 75cv sotto al cofano è una normale “cittadina stilosa”. Insomma, l’aggettivo piccola bomba non è mai stato più appropriato, perché questa Audi S1 regala numeri, ma soprattutto sensazioni di guida, davvero entusiasmanti. D’altronde, quel 2.0 turbo che si ritrova non è certo un “motorino” qualunque, dato che fa faville anche sotto al cofano delle sorelle TTS ed S3, nonché sotto quello della cugina Golf GTI. Che poi, pensandoci bene, riflettete cosa sarebbe stata una piccola sportiva di fine anni 80, primi anni 90, con un motore del genere: le varie Peugeot 205 GTI, Fiat Uno Turbo, giusto per citarne alcune, si sarebbero trasformate in delle bare volanti, dei mezzi di morte certa. Ed invece, l’Audi S1, anche nella guida impegnata, regala un comportamento ineccepibile che approfondiremo più avanti.

Design e Interni:

Stile: l’allestimento “S” la incattivisce quel tanto che basta, senza risultare eccessiva
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Capitolo linea. Come sempre, quando su un’Audi compare una “S” davanti al numero che identifica il modello, si capisce subito che trattasi della versione cattiva. E non mancano alcuni segnali inequivocabili: quattro scarichi al posteriore, prese d’aria maggiorate nel paraurti anteriore, cerchi specifici, dischi di maggiore diametro con pinza e logo “S” ben in vista. A chiudere il pacchetto, lo spoilerino posteriore. Insomma, la S1 riesce ad essere cattiva, distinguendosi dalle sorelle “normali”, senza però scadere nel volgare che non sfigurerebbe ad un raduno di tuning (cosa che personalmente non apprezzo). Anzi, a dirla tutta, avrei fatto a meno dei quattro scarichi posteriori, non perché non siano belli, ma proprio perché ad un profano che non capisce che trattasi di un’A1 molto speciale, potrebbe proprio sembrare un’ opera di tuning piuttosto che uno scarico “di serie”. Detto ciò, che comunque è e rimane una valutazione personale, la S1 presenta gli stessi lineamenti tipicamente Audi che la fanno tanto amare dai giovani e dalle donne. Bisogna riconoscere al centro stile di Ingolstadt il merito di essere riusciti a compattare in meno di quattro metri la stessa aura e lo stesso appeal delle linee delle Audi più grandi come la A7.

Interno: impostazione molto sportiva, materiali da vera Audi
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Dal sedile di guida la sensazione è quella di trovarsi in una piccola coupè: seduta bassa, linea di cintura alta con superfici vetrate ridotte sono tutti ingredienti che trasmettono una certa sensazione di sportività. Sportività che viene accentuata dai dettagli dedicati di questa S1, come i sedili sportivi con logo stampato nello schienale, il volante ben sagomato con la corona tagliata nella parte bassa, la pedaliera sportiva, ed il battitacco che mette in chiaro che trattasi di una “S” non appena aperta la portiera, e poi la strumentazione dedicata con la sua grafica più aggressiva. Per il resto la S1 condivide l’abitacolo con le versioni “normali”. Ritroviamo quindi lo stile tipicamente minimal delle Audi più recenti, fatto di interni curati nel minimo dettaglio, ma volutamente quasi spogli. Nella console centrale sono radunati quasi tutti i comandi, intuitivi indubbiamente, anche se alcuni finiscono per essere troppo piccoli e posizionati un po’ troppo in basso: ad esempio, per regolare il clima, bisogna distogliere non poco lo sguardo dalla strada. Una nota meritano invece le bocchette del clima, gran bel pezzo di design. Per quanto riguarda l’abitabilità, invece, se davanti anche i più alti possono vantare una buona libertà di movimento, non ha altrettanta fortuna chi si accomoda nei due sedili posteriori. Ma d’altronde l’A1, come la sua più acerrima rivale MINI, non è certo una macchina che si compra per caricare persone e bagagli.

Comportamento su Strada:

Sul misto stretto rischia di umiliare non poche supercar

Pochi scherzi, questa Audi S1 va come una cannonata. Va forte non come una piccola bomba qualunque, che sulle prime ti stampa un sorrisino in faccia, ma dopo poco ti fa venire il desiderio di altri cavalli. Lei no, ha la spinta e la progressione tipiche delle supercar. Sulle prime lascia quasi sbalorditi. D’altronde il rapporto peso potenza aiuta, mentre le dimensioni compatte ed il passo corto la rendono una saetta tra una curva e l’altra. Se siete dei funamboli del traverso, però, non è la macchina che fa per voi. La trazione integrale “Quattro”, infatti, le regala un comportamento di un’efficacia e di una compostezza esagerati. Sembra quasi su dei binari, aggredisce l’asfalto senza nessun sotto o sovrasterzo. Anche in uscita di curva si può spalancare tutto senza che la piccola S1 faccia un plissè. Basta guardare qualche passaggio del video della nostra prova: tra i tornanti è talmente efficace che il video sembra quasi accellerato a 2x. Merito di questo comportamento, oltre alla trazione integrale, va attribuito anche all’assetto specifico di questa versione cattiva, con molle più rigide e più basse rispetto alle versioni “normali”, così da azzerare praticamente del tutto rollio e beccheggio. Completano il mix perfetto per la bella guida lo sterzo che, nonostante un carico al volante sempre piuttosto leggero, riesce a trasmettere le sensazioni giuste, con buona prontezza e precisione anche ai piccoli angoli. Bene anche i freni, davvero infaticabili anche nella guida sportiva. E poi il cambio che fa ricredere anche chi si è ormai convinto che l’automatico vince la partita. Ritrovare il piacere di utilizzare una leva come quella della S1, con innesti corti, ben definiti, mai contrastati, restituisce un gusto, almeno nella guida impegnata, che forse nessun automatico potrà mai eguagliare. Certo, con un S-Tronic forse la vettura sarebbe andata ancora più forte, ma il coinvolgimento nella guida, sempre “forse”, sarebbe stato un pelino inferiore. Per il resto, nonostante l’indole sportiva, l’Audi S1, dal punto di vista dell’utilizzabilità quotidiana, non fa notare particolari svantaggi rispetto alle versioni tradizionali. Anzi, al netto dell’assetto un filo più rigido, nella guida di tutti i giorni è proprio come guidare un’auto “normale”. Questo vuol dire buon livello di comfort, buona silenziosità, e viaggi che scorrono via veloci senza pesare.

Motore e Prestazioni:

Grazie al 2.0 TFSI va come il vento
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Che il 2.0 turbo di questa S1 fosse un portento di motore non lo scopriamo certo adesso, dato che equipaggia numerose sportive del gruppo VW, raggiungendo, ad esempio, i 300cv sotto al cofano della sorella maggiore S3. Il due litri turbo ad iniezione diretta, che sotto al cofano della S1 si “limita” a 231cv, ha il pregio di essere molto elastico, spingendo con vigore già dai bassi regimi, ma regalando un allungo ed una cattiveria in alto addirittura inaspettati data la attuale tendenza dei moderni turbo-benzina a dare tutto in basso, perdendo verve ben prima della zona rossa. E così, si ottiene un prima-seconda-terza che a dir poco incolla al sedile. Lo zero-cento, con i pattinamenti ridotti a zero dalla trazione integrale, è una pratica che viene sbrigata in appena 5.8 sec, mentre i 250km/h di velocità di punta fanno davvero impressione considerando la tipologia di vettura. Insomma, questa S1 non è di certo una macchina che affiderei a mio figlio neopatentato date le prestazioni da supercar bella e buona. Anzi, forse sarebbe più appropriato “bella e cattiva”. A rendere il tutto ancora più esaltante per gli impallinati c’è il sound in accelerazione che penetra nell’abitacolo: rauco, metallico, cattivo, ti fa ribaltare di gioia sul sedile ad ogni accelerazione. Non altrettanto esaltante, invece, la tonalità di scarico, sufficientemente cattiva ai bassi regimi, ma poco emozionale quando si tirano le marce.

Consumi e Costi:

Consumi onesti, listino d’elite
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Il bello dei moderni turbobenzina è anche quello che, andando piano (e non è facile riuscirci con una vettura del genere), si riescono a mettere a segno delle medie interessantissime. Ad esempio, andando a 120Km/h costanti, i 13-14km/lt sono assolutamente alla portata. Complessivamente, nel ciclo combinato, abbiamo potuto constatare come, nonostante le prestazioni a bomba, sia realistico poter mettere a segno delle medie vicine agli 11km/lt. Veniamo a quella che è la nota più dolente: il listino. Se già le Audi tradizionali non sono certo da discount, le “S” sono sempre state ancora più esclusive ed elitarie, e la S1 non viene certo di meno alla regola. Senza optional si parte da 31.900€ che possono lievitare molto in fretta attingendo alla lista delle dotazioni opzionali. C’è anche da dire, però, che il rapporto spesa-prestazioni è il migliore che si possa avere sul mercato al giorno d’oggi. Personalmente non mi viene in mente nulla che vada così forte e che abbia allo stesso tempo un prezzo nell’orbita dei 30.000€.

Pro e Contro

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Prestazioni entusiasmanti, guida sportiva e tremendamente efficace.abitabilità posteriore sacrificata.

Audi S1: la Pagella di Motorionline

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1 commento

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  • Leandro ha detto:

    Come possessore di un’Audi S1 rossa, condivido pienamente quello che avete scritto nel Vostro articolo; sarà che la mia precedente auto era una Seat Ibiza Cupra, ma quest’Audi è una gran bella macchina, che regala grandi emozioni. Non oso immaginare come si possono comportare le altre versioni “S” o addirittura le “RS” (come la nuova Rs3 presentata quest’anno): altro che uso quotidiano, queste sono auto da pista!

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