Volkswagen Tiguan: le 5 cose da sapere [SPECIALE VIDEO]

La seconda generazione si fa grande (non solo per dimensioni)

Volkswagen Tiguan, le 5 cose da sapere – La nostra prova della TDI da 2 litri con 150 cavalli, in allestimento Executive, con trazione 4Motion e cambio DSG, riassunta nei cinque concetti più importanti

Cinque pillole, cinque chiavi di lettura o cinque aspetti. Così vi proviamo a riassumere per elementi essenziali la Volkswagen Tiguan di seconda generazione, anticipando la nostra prova su strada completa.

La C-Suv tedesca si è recentemente aggiornata, con il nuovo modello che fa salire l’asticella, da molti punti di vista.
1. QUADRO STRUMENTI DIGITALE:

Si tratta di un optional, quello del virtual cockpit, che può sostituire la classica strumentazione analogica con un grosso display. Oltre che essere piacevole esteticamente, offre la scenografica e utile possibilità di proiettare la mappa del navigatore in mezzo ai due strumenti circolari, ma permette anche di essere configurata a piacimento, dando spazio ad una quantità maggiore di dati, con piccoli strumenti virtuali concentrici a quelli principali.

2. ABITABILITÀ E VERSATILITÀ:

L’adozione della piattaforma MQB e lo sviluppo di una vettura completamente nuova rispetto alla precedente generazione, ha consentito di salire con le dimensioni esterne. Il dato più rilevante è quello del passo, che cresce di ben 8 cm, arrivando a quota 268. Da questo deriva il grosso incremento in termini di abitabilità interna, con i passeggeri posteriori che hanno grande spazio a loro disposizione, che può ulteriormente aumentare spostando indietro la panca. Alle loro spalle un bagagliaio dalla generosa capacità, minima di oltre 500 litri, che sale a ben 615 litri a panca “tutta avanti”, ma si sale ancora, fino a quota 1.655 se si ribaltano gli schienali posteriori, grazie ai comodi comandi posizionati nel vano del bagagliaio. La soglia è al livello del piano di carico, ma sotto al pianale troviamo un generoso spazio, che può essere sfruttato in caso di necessità. La Tiguan riceverà a breve anche una sorella lunga, la Allspace 7 posti, che è stata recentemente presentata al salone di Ginevra e che, grazie agli oltre 20 cm aggiuntivi, tutti nella parte posteriore, offrirà una abitabilità da record di categoria.

3. TRAZIONE:

Disponibile in versioni 2 o 4WD, la Tiguan può sfruttare la tecnologia 4Motion per mettere a disposizione la trazione integrale in modo intelligente. La vettura è infatti di base a trazione anteriore, mentre la coppia può essere trasmessa all’assale posteriore solo all’occorrenza, grazie al differenziale centrale Haldex. Questo consente di incrementare l’efficienza e di mantenere contenuti i consumi, ma di avere a disposizione una vettura in grado di affrontare un percorso off road anche impegnativo, grazie anche alla generosa altezza minima da terra.

4. DESIGN:

La Tiguan di seconda generazione non taglia con il passato, ma evolve il look e le linee di un modello che aveva oramai 9 anni alle spalle. Una testimonianza, questa longevità, di un aspetto che è piaciuto fin da subito al pubblico, al punto che anche a fine carriera i dati sulle vendite non erano scesi molto. La vettura si presenta con un muso alto, contraddistinto dal family feeling con altri modelli della casa tedesca, come la calandra larga che abbraccia i fari senza soluzione di continuità, formando un unico elemento orizzontale sottile, dai listelli cromati fino ai gruppi ottici, con sottili luci diurne che rendono ancor più affilato il look in movimento. Marcate e doppie nervature corrono lungo il cofano e per tutta la parte alta della fiancata, sottolineando la linea di cintura con un tocco di elegante sportività. Un mix che la fa apprezzare ad un pubblico molto eterogeneo, dal più sportivo al signore distinto, ciascuno dei quali ne coglierà l’aspetto che per lui è più importante. Oltre al frontale aggressivo, con la parte bassa disegnata da grosse prese d’aria, al posteriore la Tiguan si presenta pulita nel look, arricchito da moderni gruppi ottici e da un paraurti alto, reso più dinamico dalla parte bassa in plastica nera a contrasto e dallo scarico, in questo caso doppio e sulla sinistra.

5. MOTORI:

L’esemplare della nostra prova è dotato di un grande classico della casa di Wolfsburg, il 2 litri turbo diesel, qui nella versione entry level, da 150 cavalli e con 340 Nm di coppia. Sopra di lui troviamo due altre versioni nella medesima cilindrata, con 190 e ben 240 cavalli per il poderoso biturbo. Oltre alle 3 opzioni a benzina, con potenze comprese tra 125 e 180 cavalli, in Italia troviamo a listino anche l’unità 1.6 TDI, esclusiva per il nostro mercato e capace di 115 cavalli, abbinato alla sola trazione anteriore ed al cambio manuale. Non sfigura affatto nemmeno sotto il prestigioso cofano della Tiguan. Grazie ai suoi 280 Nm, che arrivano già a 1.700 giri, offre un discreto brio, senza andare mai in crisi, visto che passa i 100 Km/h in meno di 11 secondi e si spinge fino a 185 Km/h. Il vantaggio è che consente di abbassare la soglia di accesso, con un listino di 29.000 euro, offrendo dei consumi molto contenuti, con un dichiarato nel ciclo combinato di oltre 20 km/l.

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