Suzuki S-Cross, primo contatto

La prima volta che abbiamo vista l’erede della Suzuki SX4 è stato al Salone di Parigi dello scorso anno. Era ancora in versione prototipo e abbiamo dovuto aspettare diversi mesi prima di poter vedere come sarebbe stata la vettura definitiva su strada. Alla fine, al termine di un notevole battage pubblicitario, la S-Cross (questo, di fatto, è il nuovo nome della SX4) è pronta a debuttare nei concessionari con un porte aperte che avverrà proprio questo weekend (28-29 settembre). Abbiamo avuto così l’opportunità di metterci alla guida di questo nuovo crossover, per cercare di capire bene cosa potesse fare su strada.

Siamo sulle strade della Catalunya e in prova ci arriva una Suzuki S-Cross con allestimento Star View e motore benzina quattro cilindri da 1.586 cc con potenza massima da 120 CV e coppia di punta da 156 Nm. La trasmissione è dotata di cambio manuale a cinque marce, ma ciò che ci interessa ancora di più è la trazione. Infatti possiamo godere della speciale trazione integrale All-Grip di Suzuki, controllata da un comando interno all’abitacolo che consente di modificare la risposta del motore secondo quattro modalità diverse. Andiamo, però, con ordine e parliamo prima di tutto delle sensazioni che ci danno estetica e confort di questa macchina.

Come riportato dalla stessa casa giapponese, la Suzuki S-Cross si presenta sensibilmente ingrandita rispetto alla SX4 che l’ha preceduta. L’intento della casa è quello di aumentare le dimensioni mantenendo intatte capacità, compattezza e leggerezza della vettura. Stando ai dati ufficiali, questa missione può dirsi compiuta, in quanto a fronte di un aumento di 163 mm di lunghezza complessiva, registriamo anche una diminuzione del peso di 60 kg. In generale l’auto si presenta con un aspetto più filante e aerodinamico rispetto al passato, abbandonando forse un po’ di quella aggressività in stile fuoristrada a favore di un look più orientato verso l’utilizzo famigliare. L’aumento di dimensioni ha ovviamente portato diversi vantaggi, primo fra tutti lo spazio aggiuntivo a disposizione di guidatore, passeggeri e bagagli. La fila della postazione di guida arriva a 929 mm (+6 mm rispetto alla SX4), mentre quella dei passeggeri arriva a 814 mm, (+44 mm di spazio, di cui 39 aggiuntivi a disposizione delle gambe). La S-Cross può così godere dell’omologazione per 5 passeggeri, ai quali si deve aggiungere anche la disponibilità di un bagagliaio da 430 litri (che diventano 440 se si mettono gli schienali posteriori in posizione verticale.

Appena saliti sulla macchina notiamo immediatamente gli interni in pelle (esclusiva dell’allestimento Star View) e i sedili riscaldati, con una forma che lascia parecchia libertà di movimento al conducente e al passeggero. Ha un aspetto un po’ meno premium il cruscotto, che per quanto arricchito da una copertura in gomma abbastanza morbida, presenta un aspetto un po’ spartano e alcuni pannelli in plastica (comunque dall’aspetto solido). L’occhio ci cade sul sistema di infotainment dotato di schermo da 6,1 pollici (di serie sugli allestimenti Top e Star View), piuttosto semplice da usare, immediato e con una buona visibilità anche con la luce solare diretta. Prima di passare a parlare delle prestazioni, non possiamo non notare il tetto apribile Star View, di serie sull’omonimo allestimento. Si tratta di un tetto a doppio cristallo motorizzato, in grado di aprirsi per una lunghezza di 1 metro e una larghezza di 800 mm, creando quasi una “finta” sensazione di essere su una cabrio. Chiudiamo con qualche ultima parola sull’allestimento, che essendo top di gamma è davvero ricco di optional. Ci limitiamo ad elencarvi i punti più importanti, che sono i cerchi in lega da 17 pollici, il clima bizona, i fari allo Xenon con luci diurne a Led, il pacchetto di aiuti al parcheggio (sensori e telecamera) e, di serie solamente sul top di gamma, il tetto Star View, gli interni in pelle e i sedili riscaldati.

È giunto ora il momento di parlare del motore. Sono due le meccaniche confermate anche per il mercato italiano: quella provata da noi è la 1.6 benzina da 120 CV, ma è disponibile anche la 1.6 diesel con la medesima potenza (coppie rispettivamente da 156 e 320 Nm). Il modello a nostra disposizione era dotato del cambio manuale a 5 marce (il 6 marce è disponibile solamente sul motore a gasolio), ma come optional è possibile avere anche l’automatico CVT (solo su benzina). I dati ufficiali sulle prestazioni vogliono il modello da noi provato capace di toccare i 175 km/h di velocità massima, con uno scatto da 0 a 100 in 12 secondi netti (il risultato migliore del benzina è con il manuale su trazione anteriore con 180 km/h e 11 secondi). I consumi si dovrebbero assestare sui 5,7 litri ogni 100 km, mentre le emissioni di CO2 arrivano a 130 g/km con il sistema Start&Stop (il miglior risultato del benzina, sempre con manuale 5 marce e Start&Stop, è di 5,4 litri/100 km e 124 g/km). A parte questi dati, comunque significativi, ciò che più ci incuriosiva era provare la trazione integrale All-Grip. Come detto, questa è regolabile secondo quattro modalità: Auto, che cerca di tenere su livelli standard consumi e prestazioni inserendo le quattro ruote motrici solo in caso di necessità; Sport, che ottimizza l’uso della trazione integrale rispondendo con ancora maggiore precisione alle regolazioni dell’acceleratore; Snow, che prevede non solo le quattro ruote, ma anche un intervento molto significativo del gestore di coppia per le superfici più sdrucciolevoli; Lock, la modalità più estrema di tutte, concepita per distribuire la coppia massima alle ruote posteriori per riuscire a districarsi da eventuali blocchi nel fango e nella neve.

Sulle strade della Catalunya, caratterizzate da lunghi tratti autostradali, ma anche da zone piene di curve e cambi di direzione quasi montani, abbiamo cercato di mettere alla prova il più possibile il motore, che tutto sommato ha risposto abbastanza bene. Per poter apprezzare i 120 CV di potenza abbiamo dovuto comunque inserire la modalità sport, unico vero sistema per capire cosa quest’auto sia capace di fare. La modalità Auto, per sua stessa natura, è invece la più riposante di tutte. Si tratta proprio di un sistema che cercherà di distribuire il più possibile la potenza e la gestione della coppia, rendendo così la guida estremamente piacevole e rilassante, per quanto priva di veri e propri “scarichi di adrenalina”, se capite cosa intendiamo. Senza alcun dubbio si sente in pieno la volontà di creare un’auto per la famiglia, che però possa consentire anche qualche momento di vivacità estrema al guidatore, come del resto la stessa campagna pubblicitaria della vettura tiene a sottolineare. Naturalmente nel poco tempo avuto per la prova non abbiamo avuto modo di dare un giudizio tecnico approfondito, ma sostanzialmente possiamo affermare che la nuova S-Cross sia una vettura dall’aspetto piacevole e solido, comoda e con una buona manovrabilità. Molto buono lo spazio di carico e il tetto apribile Star View, per quanto esclusiva del top di gamma, è davvero una piacevole aggiunta.

Parliamo ora dei prezzi: come detto la Suzuki S-Cross arriverà nei concessionari questo weekend con il suo primo porte aperte (la SX4 rimarrà comunque in commercio in una versione più limitata). Il modello entry level è il benzina con trazione a due ruote motrici e allestimento Easy, che comprende cerchi in lega da 16 pollici, 7 airbag, ESP, TPMS, climatizzatore manuale, sistema audio con collegamento Bluetooth, cruise control e limitatore di velocità. Il tutto viene prezzato a 19.400 €. Per l’allestimento Style occorre aggiungere 1.500 €, per il Top altri 2.000 €, mentre lo Star View richiede l’aggiunta di altri 2.000 € oltre al prezzo che vi abbiamo. Il motore diesel prevede un’aggiunta di 2.100 € al prezzo di listino, mentre la trazione integrale AllGrip viene 2.000 €. Come offerta di lancio, la Suzuki S-Cross benzina in allestimento Easy fino al 31 ottobre è proposta al prezzo di 16.900 € in tutti i concessionari aderenti.