ACI e Legambiente, le città si sono mosse male contro l’inquinamento

I provvedimenti presi da sindaci e amministrazioni comunali per la lotta contro il congestionamento del traffico e l’inquinamento sarebbero molto carenti. Questa almeno è l’opinione esprerssa all’unisono da Enrico Gelpi, presidente dell’ACI, e Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente. Le due associazioni hanno deciso di collaborare insieme per mettere in evidenza un grosso problema riguardante la circolazione in città. Le soluzioni proposte dalle amministrazioni delle grandi città, infatti, non sarebbero sufficienti per ottenere dei reali vantaggi nel futuro. «Stiamo perdendo di vista la mobilità per tutti, sicura e sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale – ha dichiarato Gelpi – Pesa il flop delle politiche finora adottate dai sindaci. La gestione dell’attuale sistema di mobilità urbana è da azzerare: serve un coordinamento nazionale della mobilità che stabilisca provvedimenti omogenei e vincolanti per i Comuni.»
Per cercare di smuovere nella direzione giusta le amministrazioni, l’ACI e Legambiente hanno presentato il documento “La Mobilità per Tutti nella Città di Domani”, una serie di 13 proposte redatte dalle due associazioni per trovare una soluzione alle problematiche più gravi della circolazione cittadina. «Nel tentativo di diminuire i livelli di traffico e di inquinamento, i Comuni hanno messo in campo fino ad oggi una serie disorganizzata di provvedimenti – ha continuato i due presidenti – che ha creato solo confusione tra i cittadini. Raramente si sono curati di verificare l’efficacia delle strategie intraprese in termini di riduzione degli inquinanti, di miglioramento dell’efficienza del trasporto pubblico – oggetto di continui tagli nei trasferimenti agli Enti locali – o di maggiore fluidità del traffico. Automobilisti, passeggeri del trasporto pubblico e gli altri utenti della strada sono sempre più penalizzati.»
Nel documento presentato si è parlato dello sviluppo di parcheggi di scambio e residenziali non su strada, l’ampliamento del numero e dell’estensione delle isole pedonali e delle “zone 30”, nonché la diffusione di sistemi razionali di sosta a pagamento, con tariffe differenziate per zona e orario. Particolare attenzione è riservata agli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti, disabili) per i quali si dovrebbero stanziare molte più risorse per la realizzazione di isole pedonali e reti di piste ciclabili. Per fluidificare la circolazione lungo le grandi arterie, invece, si dovrebbero realizzare vie verdi con sosta vietata. Inoltre si è parlato anche della rimodulazione e semplificazione del meccanismo del bollo auto, che dovrebbe rapportarsi non più alla potenza, ma alle emissioni nocive dell’auto. Inoltre massima attenzione andrebbe data alla questione del traffico, perché se le strade delle città rimanessero congestionate, anche con auto a zero emissioni, il problema della circolazione rimarrebbe comunque immutato.
Foto: tomfs via Flickr
Seguici qui