Alcoltest: secondo la Cassazione non è più necessario per provare l’ubriachezza
Secondo la Cassazione lo stato di ebbrezza può essere accertato anche con adeguati elementi obiettivi e sintomatici
La testimonianza degli ufficiali, al pari di altre evidenze tipo l’odore di alcol o un comportamento privo di controllo, possono rappresentare indizi per l’attestazione della guida in stato di ebbrezza. Lo ha affermato la Corte di Cassazione in una sentenza, in cui è stato detto che tutto ciò è sufficiente per dimostrare l’alterazione psicofisica causata daall’alcol. Di conseguenza usare l’alcoltest non sarebbe necessario al fine di accertare che l’alcol in corpo superi il limite legale di 1.5 g/l.
Secondo una sentenza della cassazione l’alcoltest non necessario per accertare lo stato di ebrezza
La Corte di Cassazione a proposito di quanto accaduto ad un automobilista di Brescia ha chiarito che l’analisi strumentale non è considerata una prova legale definitiva. Di conseguenza, la determinazione del livello di alcol nel sangue può essere effettuata anche valutando segni evidenti. Dunque per i magistrati, le testimonianze possono costituire una base valida quanto l’alcoltest.
La sentenza faceva riferimento ad un fatto accaduto lo scorso mese di luglio, quando un guidatore, precedentemente condannato in secondo grado, ha impugnato la sentenza che prevedeva una pena di sei mesi, una multa di 1.500 euro e la sospensione della patente. L’uomo infatti al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, si era opposto all’alcoltest. Nel suo appello, dunque contestava ai giudici il suo stato di ebbrezza alla guida, che si barava solo sulle testimonianze degli agenti intervenuti.
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