FCA Business e Flotte 2019: il futuro prossimo per le aziende e i professionisti [INTERVISTA VIDEO]

Intervista esclusiva ad Alessandro Grosso, Head Business & Fleet della regione EMEA per FCA Group

Il mondo flotte e business di FCA ha conosciuto un 2018 estremamente positivo e il 2019 già appare pieno di scoperte e spunti interessanti. Abbiamo voluto scoprire insieme ad Alessandro Grosso, Head of Fleet & Business per la regione EMEA, come si è evoluto e come crescerà in futuro questo settore per il Lingotto torinese, seguendo in particolare tre precise strategie che rappresentano la base della struttura commerciale del gruppo

Per FCA Business & Fleet il 2018 è stato un anno particolarmente positivo. Il mondo delle flotte e dei professionisti, da sempre cardine di fondamentale importanza per la salute di un’azienda automobilistica, ha visto una crescita organica sostanziale per il Lingotto e i suoi marchi, con la quota sul canale Pure Fleet più alta in assoluto al 28% e un guadagno netto di un punto percentuale in Europa in tre anni. Numeri davvero interessanti, dei quali abbiamo parlato approfonditamente nella nostra intervista video con Alessandro Grosso, Head of Fleet & Business per la regione EMEA del Gruppo FCA. Qui di seguito trovate un breve riassunto degli argomenti principali che abbiamo trattato, ma per tutti i dettagli vi rimandiamo al video che trovate in apertura di articolo.

Il mercato domestico nel 2018 assistito ad una grande crescita organica – ci ha raccontato Grosso – Il vero business fleet è il cosiddetto “Pure Fleet”. Per il Gruppo FCA le flotte sono i grandi account internazionali, i parchi auto nazionali, ma anche le piccole e medie imprese, oppure, i professionisti che comprano o noleggiano a lungo termine la vettura. FCA ha la quota più alta in Italia sul canale Pure Fleet (28%) grazie a tre strategie: prodotto e servizi, organizzazione e customer experience. Sono i tre “macro argomenti” su cui si basa la struttura commerciale, che hanno permesso di avere una quota in crescita costante. La crescita organica in Italia e quasi iperbolica in Europa ha permesso di raccogliere un punto di quota a livello continentale dal 4 al 5% in soli tre anni.

FCA Business & Fleet: Bonus Impresa, Bonus Lavoro e Noleggio Chiaro

Uno dei fiori all’occhiello della proposta FCA è senza dubbio il Bonus Impresa. Alessandro Grosso ci ha posto davanti il dubbio che aveva colto l’azienda torinese, ovvero perché non lanciare una campagna forte che possa essere una fonte vitale per il business del professionista? Così sono stati raccolti più di 10.000 ordini al mese (raddoppio delle performance) solamente con le piccole e medie imprese. Merito della chiarezza nella gestione della concessionaria (niente burocrazia, partita IVA sufficiente e niente grandi parchi) e di una campagna di comunicazione adeguata e targettizzata, durata quasi due anni.
Ora è arrivato Bonus Lavoro, poiché occorre incentivare l’investimento per intercettare il cliente. Si usa semplicità, vantaggio chiaro e un monte incentivi ben prefissato a scalare nei mesi. Sono stati quindi mantenuti i vantaggi di Bonus Impresa, ma con una campagna caratterizzata da un messaggio nuovo.
Infine è arrivato Noleggio Chiaro. Qual era l’ultimo scoglio del noleggio per privati e piccole imprese? Il fatto che dopo tre anni non rimaneva l’auto e una certa diffidenza. Così nacque il BeFree (una prova di 12 mesi della macchina per poi decidere se tenerla o meno). Un’iniziativa che ha generato 15.000 ordini in 9 mesi con il 90% di continuazioni del noleggio. Senza nemmeno investire troppo in comunicazione FCA ha ottenuto molti risultati, ma ora è il momento di lavorare anche su questo senso nel nuovo quarto.

FCA Business & Fleet: l’elettrico nelle flotte

Anche nel settore Business e flotte vi è un forte interesse nei confronti della tecnologia elettrificata. Guardando il trend italiano ed europeo, al momento l’8% è ibrido, PHEV e full electric. La restante parte è benzina e diesel (questo in decrescita). Nelle flotte, però, c’è uno stabile 5-8% per elettrificato, con il benzina che cresce quasi al limite e il diesel al 50% stabile. Questo perché il costo di gestione del diesel ancora è inferiore a benzina ed elettrificate e quindi i diesel Euro 6 sono il giusto compromesso tra costi di gestione ed emissioni. Il diesel diminuirà, ma rimarrà la più utilizzata in certi segmenti della gestione flotte. Per le alternative occorre migliorare la gestione dei costi dell’elettrificato. A quel punto si potrà fare lo switch. Altrimenti sarà difficile raggiungere il 30% nel 2024 come richiesto dall’Unione Europea.

I modelli del futuro per FCA Business & Fleet

In conclusione, uno sguardo al futuro, con due modelli che hanno generato tantissimo interesse nel mondo automotive di recente. Pensiamo ad esempio all’Alfa Romeo Tonale, che quando andrà in produzione rappresenterà il perfetto porta bandiera dello stile Alfa nel segmento di massimo interesse per il business. Anche la concept Fiat 120 promette bene sotto numerosi aspetti. È perfetta come prodotto e si può adattare a numerose tipologie di acquisto e condivisione. Questo è il futuro, ha ribadito Grosso. Il cliente tenderà sempre più a prendere un auto non in quanto tale, ma per l’ecosistema nel quale vive. Sarà il modo di lanciare queste auto. Certo occorrerà l’infrastruttura, altrimenti avremo vetture che non potranno circolare in certi segmenti di business. L’ecosistema delle auto dovrà andare avanti, non dipendendo solo dal partner automobilistico.

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