Archimede Solar Car, il prototipo da corsa a energia solare nato in Sicilia [FOTO e VIDEO]

Veicolo realizzato con materiali "low cost"

Archimede Solar Car - La sua forma futuristica, frutto di approfonditi studi sull'aerodinamica, ben si sposa con la sua capacità di guardare al domani. La Archimede Solar Car, realizzata dall'associazione Futuro Solare Onlus, è una monoposto da corsa "made in Sicily" che sfrutta una delle risorse più note dell'isola, ovvero il sole, per provare ad arrivare lontano.

Nel giorno in cui si celebra “Ritorno al futuro” uno sguardo, meno cinematografico ma molto più green, al domani arriva dal centro della Sicilia dove oggi, all’Autodromo di Pergusa (Enna), è stata presentata alla stampa la Archimede Solar Car. Si tratta del prototipo di un’auto da corsa spinta da un impianto ad energia solare, nata dall’aspirazione avveniristica e dalla passione per le vettura da corsa del siracusano Enzo Di Bella.

La Archimede Solar Car è stata realizzata dall’associazione Futuro Solare Onlus in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Catania, dopo un duro lavoro di studi, sperimentazione e prove durato cinque anni, durante i quali hanno dato il loro contributo diversi studenti e laureandi guidati dal professore universitario Rosario Lanzafame, ordinario di Macchine e Sistemi energetici, numerosi amici, volontari e aziende sponsor che hanno sposato il progetto. A prova delle potenzialità di questo veicolo solare nell’ultimo anno sono arrivi gli inviti per prendere parte a tre competizioni internazionali, in Argentina, Marocco e Cile, riservate a vetture da corsa a impatto zero.

Il prototipo ultra-ecologico spinto dall’energia dei raggi solari racchiude in sé il frutto delle approfondite fasi di sperimentazione e prove tecniche in laboratorio dove si è lavorato in particolar modo sulle nuove tecnologie applicate alla conversione fotovoltaica e all’ottimizzazione delle componenti meccaniche. Sin dalle prime fasi di progettazione del veicolo a energia solare, racconta Di Bella, l’obiettivo è stato quello di riuscire a realizzare un’auto “a basso costo” , quindi con materiali che sostenibili anche dal punto di vista economico, oltre che capaci di garantire l’adeguata resistenza e una spiccata capacità aerodinamica.

Per far convergere le esigenze di economicità e leggerezza della struttura, il team di Futuro Solare ha sviluppato una particolare materiale, utilizzato poi per la carrozzeria della Archimede Solar Car: un “sandwich” di alveolare di allumino con una copertura di kevlar, un compromesso rispetto al materiale composito in fibra di carbonio che presuppone costi decisamente più alti. Altra questione sulla quale è stata posta particolare attenzione è quella aerodinamica, con la priorità di abbassare al minimo il coefficiente di penetrazione aerodinamica. Si spiega soprattutto così la particolare forma della Archimede Solar Car, progettata per “tagliare l’aria” al meglio.

Il cuore della vettura è rappresentata dai pannelli fotovoltaici che ricoprono la parte superiore del veicolo e forniscono l’energia necessaria al suo funzionamento. Sono state utilizzate celle al silicio monocristallino, capaci di garantire mediamente un rendimento del 18-19%, distribuiti su una superficie di 6 mq (246 celle) per una potenza di circa 1000 watt. Sul retrotreno dell’Archimede Solar Car sono stati poi montati due motori elettrici brushless, mentre le batterie utilizzate sono ricaricabili con tecnologia litio-polimero. Il prototipo dispone inoltre del KERS, il sistema di recupero dell’energia cinetica, rivisto in modo tale da ridurre l’energia dispersa in calore.

Come detto, all’innovativo veicolo da corsa a impatto zero si è lavorato con un budget decisamente “low cost”. Nonostante l’Archimede Solar Car sia perfettamente funzionante, sottolinea Di Bella, questa ha ancora moltissimi margini di miglioramento. Proprio per continuare lo sviluppo del prototipo, che potrebbe rappresentare una base importante per la mobilità che verrà, l’associazione Futuro Solare Onlus lancia una campagna di crowfunding sulla piattaforma Kickstarter attraverso la quale punta a raccogliere, in poco più di un mese, 15.000 euro per poter proseguire il lavoro su un progetto ambizioso.

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