Asfalto ad induzione: soluzione definitiva per le auto elettriche?

La rivoluzionaria tecnologia potrebbe risolvere il problema della ricarica delle auto elettriche

Asfalto ad induzione: soluzione definitiva per le auto elettriche?

L’asfalto ad induzione rappresenta una tecnologia che secondo gli addetti ai lavori potrebbe rivoluzionare il trasporto su gomma garantendo alle auto elettriche di avere sempre la batteria carica senza più soste obbligate nelle stazioni. Questa tecnologia è stata definita come DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer). Essa consente alle auto elettriche di potersi ricaricare mentre sono in movimento in apposite corsie dedicate.

Asfalto ad induzione: sarà la tecnologia che rivoluzionerà il settore dei trasporti?

La tecnologia dell’asfalto ad induzione funziona grazie all’utilizzo di un rivoluzionario quanto innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto. Queste sono in grado di trasferire ai veicoli l’energia di cui hanno bisogno col semplice passaggio delle auto su di esse.

Del resto il problema dell’autonomia delle auto elettriche è considerato ancora oggi uno degli ostacoli maggiori per il passaggio degli utenti della strada dalle auto con motori a combustione ad auto elettriche al 100 per cento. L’innovativa tecnologia però potrebbe risolvere in maniera definitiva questo grande problema.

Il progetto della Dynamic Wireless Power Transfer è coordinato da A35 Brebemi e Aleatica. Si tratta di un progetto tutto italiano a cui stanno lavorando aziende molto importanti e che si trova attualmente ancora in fase di sperimentazione anche se ormai in una fase molto avanzata. Alla base di questa tecnologia c’è l’idea di una ricarica wireless teorizzata da Nicola Tesla nel 1896.

Chiaramente per far funziona questa tecnologia è necessario che sotto il manto stradale venga installato un trasmettitore mentre sui veicoli da ricaricare è fondamentale la presenza di un ricevitore. Questo sistema genera un campo magnetico che crea l’elettricità per ricaricare la batteria delle auto elettriche.

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