Aston Martin vuole diventare “la Ferrari britannica”

La Casa inglese si concentrerà sulla produzione di vetture a motore centrale

Dopo il corposo investimento da parte di Lawrence Stroll, che diventa presidente esecutivo, Aston Martin punta su auto su ordinazione, elettrificazione e motore centrale per massimizzare i profitti.
Aston Martin vuole diventare “la Ferrari britannica”

Aston Martin, pur avendo chiuso il 2019 con risultati abbastanza deludenti (-7 % delle vendite) ha intenzione di diventare “la Ferrari inglese“: ciò potrebbe essere possibile dopo l’investimento di ben 660 milioni di dollari da parte dell’imprenditore americano Lawrence Stroll, già proprietario del team F1 Racing Point ed ora presidente esecutivo del brand inglese. Lo ha dichiarato al magazine Autocar Andy Palmer, CEO della Casa britannica:

“Lawrence è stato importatore Ferrari in Canada per molto tempo e conosce molto bene il modello aziendale della casa italiana Prevediamo di produrre in futuro un numero inferiore di auto aumentando i profitti per ognuna. Lo scorso anno abbiamo prodotto per la vendita 5.800 vetture. Il numero sarà certamente più basso nel 2020. Dobbiamo essere pronti ad apportare dei cambiamenti: è giunto il momento di migliorare ulteriormente e puntiamo a diventare la Ferrari inglese, con la possibilità per i nostri clienti di personalizzare la propria auto rendendola unica, producendo su richiesta. La DBX è già un esempio di quella che sarà la direzione. Stiamo costruendo le auto solo per la vendita al cliente e il nostro libro degli ordini per il 2020 è pieno”.

Elettrificazione e motore centrale

Le principali priorità di Aston Martin per l’anno in corso saranno, quindi, il bilanciamento di domanda e offerta ed il ritorno alla costruzione di vetture su ordinazione. Per quanto riguarda, invece, l’elettrificazione, il marchio inglese ha in programma di rilanciare, a prtire dal 2024, il brand Lagonda, che coniugherà il lusso tipico di Aston Martin con propulsori a zero emissioni.

Di fondamentale importanza, infine, l’immissione sul mercato di auto con motore centrale, sull’esempio del SUV DBX: “Puntiamo molto sulle auto “mid-engine” ha dichiarato Palmer “Produrremo la Valkyrie entro la fine di quest’anno, la Valhalla nel 2022 e poi la Vanquish nel 2023 ed equipaggeremo prima possibile tutta la gamma con il nuovo motore 3.0 V6 TM01 in versione ibrida e plugin, in modo da rispettare le più recenti normative anti inquinamento”.

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