Attacco informatico: colpiti anche i centri produttivi di Renault e Nissan
Si arresta la produzione per far fronte al temibile virus
Oltre alle svariate infrastrutture informatiche di circa 100 paesi mondiali, il recente attacco degli hacker ha colpito anche il centro produttivo Nissan situato a Sunderland, congiuntamente ad alcune linee produttive sfruttate in partnership da Renault. A subirne maggiormente le cause sono stati i modelli quali Qashqai e Infiniti Q30, subendo rallentamenti che si ripercuoteranno per circa una settimana prima di ritornare ad un ritmo standard.
Inoltre la casa francese ha annunciato nella giornata di sabato che il suo stabilimento di Sandouville della Francia nord-occidentale è stato costretto ad arrestare la produzione e mettere al sicuro tutte le banche dati ed i sistemi informatici per proteggersi dal cyber attacco, che si sarebbe altrimenti diffuso a macchia d’olio in tutti i dispositivi della sede.
Un portavoce britannico di Renaul ha affermato: “l’attacco che ha avuto luogo venerdì 12 nel tardo pomeriggio ha colpito i nostri sistemi e siamo quasi certi si possa trattare di un Ransomware virus. Sono state prese misure cautelative per contenere e evitare la propagazione del virus, ma ciò ha causato il rallentamento delle normali operazioni produttive“.
Analizzando lo scenario globale, si pensa che il recente cyber attacco potrebbe essere il più grande mai realizzato fino ad ora, con un particolare virus che sembra “prendere in ostaggio” svariati GB di dati su ogni dispositivo in cui si riesce ad insinuare, chiedendo successivamente un riscatto per poter liberare ogni singolo file colpito.
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