Auto elettriche: i dirigenti delle case automobilistiche ammettono che i loro piani sono in pericolo
Negli ultimi tempi diversi dirigenti di case automobilistiche hanno dovuto rivedere i loro ambiziosi piani
Nonostante le ambiziose strategie di elettrificazione, i dirigenti delle case automobilistiche hanno espresso questa settimana dei dubbi sulla crescita del mercato delle auto elettriche, a causa di segnali di rallentamento della domanda e di difficoltà produttive. Alcuni leader del settore hanno anche ridimensionato i loro obiettivi di vendita di veicoli elettrici (BEV), mettendo in discussione la loro redditività e sostenibilità.
Molti dirigenti automobilistici stanno rivedendo i loro i piani sulle auto elettriche
Tra quelli che hanno cambiato tono c’è Mary Barra, CEO di General Motors, che è stata una delle più ottimiste sul futuro delle auto elettriche. GM ha sospeso i suoi target di produrre 100.000 BEV nella seconda metà del 2023 e altri 400.000 nei primi sei mesi del 2024, senza sapere quando li raggiungerà. “Man mano che procediamo nella trasformazione verso l’EV, la nostra strada è un po’ accidentata”, ha detto.
Anche Mercedes-Benz, che ha dovuto scontare le sue auto elettriche di diverse migliaia di euro per venderle, non ha nascosto le sue difficoltà”. Ma Mercedes non è l’unica. Infatti quasi tutti i veicoli elettrici attuali sono venduti a un prezzo inferiore a quello di listino e in alcuni casi con incentivi del produttore vicini al 10%. Questo mentre l’inventario si accumula nelle concessionarie, a dispetto dei concessionari. Spesso anche notevoli ribassi e sconti non sono sufficienti. Queste auto richiedono più tempo ai concessionari per essere vendute rispetto alle loro controparti a benzina.
Questo ovviamente comporta dei forti rallentamenti sui piani di molte aziende che evidentemente erano fin troppo ambiziosi e ottimistici. Di questo problema ne ha parlato il presidente di Toyota Motor, Akio Toyoda, al Japan Mobility Show, il quale ha dichiarato: “Le persone si stanno finalmente rendendo conto di quella che è la realtà”. Toyoda è da tempo scettico nei confronti dei progetti puramente elettrici dei suoi colleghi.
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