Auto usate e chilometraggio manomesso: in Italia 4 milioni di veicoli a rischio
La truffa dei chilometri scalati richiede attenzione da parte dell'acquirente
Il fenomeno dei chilometri ridotti nei contachilometri delle auto destinate alla vendita nel mercato dell’usato continua a persistere in Italia, dove la frode del chilometraggio è più diffusa rispetto alla gran parte degli altri Paesi europei come emerge dall’indagine di carVertical, piattaforma di controllo della cronologia dei veicolo.
Nel nostro Paese a prevalere in termini di manomissione dei chilometri effettivi di un’auto sono le auto tedesche, BMW, Audi e Volkswagen, con le Fiat al quarto posto di questa particolare classifica. I dati di carVertical mostrano che in Italia un’auto su tre, tra quelle controllate sulla piattaforma, è stata importata da un altro Paese, con una quota maggiore di auto usate che proviene dalla Germania. L’importazione dall’estero aumenta il rischio che il veicolo possa nascondere un chilometraggio falsificato.
Circa 4 milioni in Italia i veicoli con chilometri scalati
La truffa dei chilometri scalati, che secondo uno studio dello European Parliamentary Research Service costa 9 miliardi di euro all’anno all’economia europea, riguarda circa 4 milioni di auto (più di una su dieci) in Italia che nascondono un chilometraggio manomesso. Un dato, pari all’11% delle vetture immatricolate, inferiore comunque alla media UE (15,2%) e ad altri Paesi come Romania (19,8%) e Germania (13,9%).
Sul fenomeno Matas Buzelis, responsabile della comunicazione di carVertical, afferma: “Un’auto usata con un contachilometri manomesso può sembrare economica da acquistare fino a quando non iniziano a manifestarsi i problemi. Nel lungo periodo, infatti, le auto con rollback del chilometraggio diventano molto più costose da possedere e tendono a perdere rapidamente valore”.
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