Auto usate: i trasferimenti di proprietà sono calati dell’11,5% nei primi otto mesi
Tra gennaio e agosto di quest'anno sono stati fatti circa 3 milioni di passaggi di proprietà di vetture usate
Nei primi otto mesi del 2022 si è registrato un leggero miglioramento del saldo negativo dei trasferimenti di proprietà di auto usate, che evidenzia un calo dell’11,5% a 2.913.811 unità rispetto alle 3.292.940 registrate nello stesso periodo del 2021. I trasferimenti netti hanno perso il 12,7% mentre le minivolture il 9,8%.
Nel periodo gennaio-agosto 2022, il diesel ha mantenuto il primato con il 49,3% delle preferenze (-1,8%). Al secondo posto troviamo la benzina con il 39,7% (-2,2%). Poco sotto c’è il GPL con una quota del 4,4% del totale, seguito dalle ibride con il 3,4%. Il metano si è fermato al 2,2% mentre l’elettrico è passato allo 0,6%. Infine, abbiamo le ibride plug-in allo 0,4%.
Crescono gli scambi tra i privati
È cresciuta parecchio la quota di scambi tra privati, che hanno sfiorato il 59% dei passaggi di proprietà complessivi (guadagnando l’11,5%), a causa della minore disponibilità di auto presso le concessionarie. Sono scesi al 37,6% gli scambi da operatore a cliente finale mentre sono stati stabili quelli provenienti dal noleggio (0,7% complessivo).
È scesa leggermente, al 34,5%, la quota di passaggio di proprietà detenuta nei primi otto mesi di quest’anno dalle prime tre regioni: Lombardia, Lazio e Campania. In generale, tutte le regioni italiane hanno registrato un calo sullo stesso periodo del 2021, compreso il Trentino-Alto Adige che finisce in territorio negativo, ma con una riduzione più contenuta grazie ai trasferimenti di auto usate provenienti dagli operatori.
Si sono confermati intorno al 51% i trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di anzianità mentre è rimasta stabile attorno al 15% la quota delle auto da sei a 10 anni. Un ulteriore recupero ha interessato quella delle vetture da quattro a sei anni (12,1%). In contrazione è invece la quota delle auto più fresche, in particolare quelle da uno a due anni (3,6%).
Sul fronte delle minivolture, è cresciuta la quota dei privati o altre società, che permutano la propria vettura, arrivata al 63,7% (+8,1%), mentre si è ridotta la quota dei ritiri di auto da parte degli operatori, al 26,6%. In flessione anche le auto ritirate provenienti dal noleggio (abbastanza stabili quelle da km 0).
Nulla è cambiato nei primi otto mesi per le minivolture di auto diesel, che sono scese al 53,8% (-3,5%), mentre hanno recuperato qualche decimale quelle a benzina, al 33,1%. Poi abbiamo il GPL con il 5,21%. È rimasto stabile il metano con il 2,7% mentre sono cresciute le minivolture di auto elettrificate: 3,9% per le ibride, 0,9% per le 100% elettriche e 0,5% per le ibride plug-in.
Infine, sono cresciute ulteriormente le minivolture di auto con oltre 10 anni, salite al 40,7% del totale, a scapito di quasi tutte le altre fasce di anzianità che cedono in quota (in particolare quelle da uno a due anni).
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