Automotive, Guidesi: “Il ‘solo elettrico’ assist incredibile alla Cina”
L'assessore di Regione Lombardia: "Passo avanti Ue non basta, settore ancora seriamente a rischio"
Il Regolamento europeo in tema automotive presentato mercoledì scorso dalla Commissione europea viene giudicato insufficiente da Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia e presidente dell’Automotive Alliance Regions (ARA), che lo ha definito “un segnale nei confronti del settore automotive e dei territori”, aggiungendo però che “serve molto altro“.
Parlando in occasione della Cabina Economica Nord-Ovest di cui fanno parte, oltre alla Lombardia, le regioni Piemonte e Liguria, tenutasi all’interno di Brescia ‘Futura Expo, economica per l’ambiente. Brixia Forum’, Guidesi ha espresso il proprio punto di vista di fronte a una platea composta da diverse realtà imprenditoriali lombarde, piemontesi e liguri del settore automotive, oltre a importanti personalità del comparto anche di livello europeo, come Matthias Zink, presidente CLEPA (European Association of Automotive Suppliers) e Petr Dolejsi, direttore Mobilità e Trasporto sostenibili di ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association).
Il solo elettrico favorisce i cinesi
Guidesi ha affermato: “È necessario cambiare ulteriormente il Regolamento al fine di passare dalla continua citazione di ‘neutralità tecnologica’ alla sua applicazione. Il concetto del ‘solo elettrico’ lo consideriamo un assist incredibile ai cinesi”.
“Ringrazio – ha proseguito Guidesi – tutti coloro che in questi tre anni ci hanno supportato convintamente in una battaglia difficile di salvaguardia del settore automotive. Un lavoro intenso e lungo che all’inizio ha dovuto scontrarsi anche con un irrazionale ‘pensiero unico’”.
“Questo lavoro di squadra – ha evidenziato Guidesi – deve continuare. La Commissione Europea ha fatto un passo avanti che però non basta a salvare l’industria dell’automotive europea, per cui dobbiamo proseguire per trovare anche la necessaria maggioranza in Europa che ci consenta di correggere i clamorosi errori commessi”.
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