BMW i, il progetto ecologico dell’azienda bavarese è in crisi?
Le previsioni di vendita potrebbero non essere raggiunte
Secondo alcune chiacchiere, l’ambizioso progetto ecologico del costruttore di Monaco di Baviera, battezzato BMW i, sarebbe entrato in una fase di crisi, a causa di problematiche esterne e contingenti: l’aria di negatività che aleggia in buona parte del mercato automobilistico europeo ha iniziato ad intaccare, erodere, minare l’euforia di questo nuovo settore, quello della mobilità alternativa, delle sperimentazioni, della riduzione delle emissioni.
Stando alle indiscrezioni, le prospettive del progetto BMW i (le ricordiamo: raggiungere un volume di vendite annuale pari a 100.000 esemplari della citycar BMW i3 e a 10.000 esemplari della supercar BMW i8) apparirebbero oggi fin troppo difficili da raggiungere, perchè fondate sulla possibilità di ricevere eco-incentivi che, in un momento di grave crisi economica e di austerity conclamata, non sono disponibili. In altre parole: la fiducia nel successo di mercato di questi due veicoli, nonostante i prezzi di listino tutt’altro che concorrenziali, poggiava sulla presenza di allettanti aiuti pubblici per gli acquirenti. Senza questi, le previsioni diventano miraggi e le sicurezze, d’un tratto, solo sogni.
Secondo le chiacchiere, dunque, i manager del progetto BMW i avrebbero per il momento bloccato due nuove vetture che sarebbero dovute arrivare successivamente a BMW i3 e a BMW i8 nella gamma, cioè le misteriose BMW i5 e BMW i1. Per quanto riguarda i due modelli già approvati, invece, non è ancora calata nessuna ghigliottina: il management del costruttore ha calcolato che costerebbe eccessivamente bloccare lo sviluppo delle due vetture, i8 e i3, ora che il concepimento è arrivato ad uno stadio avanzato.
L’insuccesso, per BMW, potrebbe avere proporzioni molto grandi, ma per fare calcoli o solo supposizioni dovremo aspettare ancora alcuni anni: la nuova BMW i3 arriverà su strada nel corso del 2013, mentre la sportiva BMW i8 sarà disponibile dal 2014.
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Ah bene, allora in fin dei conti Marchionne ha ragione a rallentare i piani sulle vetture elettriche…d’altronde credo che veramente poche persone sarebbero disposte a spendere diverse decine di migliaia di euro per una macchina lunga 3 metri e qualcosa, ancorché BMW…
Per ogni auto che esce dalla fabbrica non guadagneranno nulla, anzi ci perderanno pure