BMW i3, l’innovazione parte dai materiali e dal processo produttivo
Architettura a due moduli in alluminio e CFRP
La BMW i3 rappresenta al meglio il processo innovativo degli ultimi anni che il costruttore di Monaco di Baviera ha portato avanti indirizzandolo in soluzioni improntate alla sostenibilità, alla riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti e all’elettrico. La vettura di serie ad alimentazione 100% elettrica di Casa BMW ha segnato l’inizio di una nuova era nella produzione dell’azienda tedesca. Ad essere innovativo non è più soltanto la tecnologia che va a comporre il sistema d’alimentazione della vettura, ma lo è anche l’approccio alla progettazione, lo sviluppo del processo produttivo, la scelta e la lavorazione dei materiali e tutto ciò che sta intorno al propulsore elettrico della BMW i3.
A tal proposito BMW ha rilasciato un breve filmato (potete vederlo sotto) che ci porta nel dietro le quinte del processo produttivo della nuova elettrica i3. A Monaco non hanno solo puntato a realizzare una vettura altamente sostenibile, ma perseguono l’obiettivo concreto di realizzarla attraverso un processo di produzione che riduca al minimo l’impatto ambientale, a partire da scelte oculate e strategiche che riguardano l’approvvigionamento energetico, il consumo d’acqua, le emissioni dei solventi e il riciclaggio dei rifiuti.
Per quel che riguarda l’utilizzo dei materiali che danno forma alla BMW i3 anche in questo caso il costruttore bavare fa da apripista battendo nuove strade. La i3 punta su un’innovativa architettura composta da due elementi: il modulo di guida Drive e il modulo Life. Il primo, realizzato in alluminio, integra il motore, lo chassis, l’accumulatore di energia e le funzioni strutturali e di protezione anticrash, mentre il secondo, che forma l’abitacolo, è realizzato in materiale sintetico rinforzato in fibra di carbonio, conosciuto con l’abbreviativo di CFRP. Ne viene fuori una vettura sostenibile, leggera, resistente ed economica dal punto di vista dei costi di produzione.
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