BMW Serie 1 e Serie 6 MY 2015, testa-coda d’alta classe bavarese [VIDEO PRIMO CONTATTO]

Debuttano i nuovi motori a tre cilindri

Ci siamo recati in Toscana per scoprire due delle più recenti proposte di BMW: la nuova Serie 1 con il debutto dei motori a tre cilindri, sia benzina che diesel, e la sempre elegantissima Serie 6
BMW Serie 1 e Serie 6 MY 2015, testa-coda d’alta classe bavarese [VIDEO PRIMO CONTATTO]

In attesa della nuova generazione della Serie 7, BMW può vantare una entry level e una super premium che solleticano la fantasia degli appassionati d’auto. L’alfa e l’omega, l’inizio e la fine (aspettando l’ammiraglia). Parliamo delle nuove BMW Serie 1 e Serie 6, che con i loro Model Year 2015 sono tornate a dare l’assalto al mercato delle vetture premium, ancora una volta modernizzandosi e offrendo un avanzamento a livello tecnologico davvero di pregio. Ci siamo recati sulle erdi e assolate strade della Maremma toscana, saggiando per la prima volta le capacità della 640d per quanto riguarda la Serie 6 e della 160d per la Serie 1. Mettiamoci comodi e partiamo.

BMW Serie 1 MY 2015 – Partiamo dal modello di entrata, ovvero dalla nuova BMW Serie 1. Questo modello non è stato rivoluzionato, ma è ugualmente tornato alle origini della gamma. La verve sportiva e aggressiva, che aveva caratterizzato la prima generazione e che si era un po’ persa nelle versioni seguenti, è tornata con rinnovata forza in questo Model Year 2015. Disponibile come sempre sia nelle varianti a tre e a cinque porte, questa berlina bavarese è stata rivista e ripensata volendone esaltare la sportività e la praticità, attraverso rinnovamenti di design e anche di meccanica.

Partiamo prima di tutto dal design e in particolare dalla zona frontale, che è stata senza dubbio la più modificata. La tradizionale griglia a doppio rene è stata resa più prominente, grazie alla diminuzione delle lamelle e all’ingrandimento delle stesse, facendo acquistare più “cattiveria” all’intera vettura. Una sensazione che viene ulteriormente sottolineata dai nuovi gruppi ottici, rinnovati sia sul frontale che sul posteriore. Nel primo caso abbiamo delle nuove luci diurne a LED di serie e in generale un rinnovato design a quattro cerchi. Sul retro, a sua volta, arrivano le nuove unità a LED con la caratteristica forma a “L”. In generale la carrozzeria esterna è stata ridefinita, senza però eccedere nelle rivoluzioni. Stiamo del resto parlando di un facelift, non di una vera e propria nuova generazione, ma già così il lavoro dei designer bavaresi è senza dubbio da apprezzare. Naturalmente gli interni rimangono di livello alto, pur non toccando gli apici delle sorelle più elaborate (soprattutto della Serie 6 di cui parleremo tra poco). I materiali sono morbidi al tatto e in molti casi anche belli alla vista. Nel modello provato il cruscotto è arricchito da dei pannelli con effetto metallo spazzolato e per quanto le zone nere siano comunque composte da gomma morbida, non si ha mai la sensazione di avere a che fare con una vettura di livello inferiore.

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Tutto “urla” premium, a cominciare dalla dotazione tecnologica dell’auto. La Serie 1 può equipaggiare tutto il pacchetto ConnectedDrive, tra cui il sempre apprezzato sistema di infotainment iDrive con display da 6,5 pollici, secondo chi vi scrive uno dei migliori software di settore al momento sul mercato. Oltre a questo è possibile godere di servizi quali il sistema di aggiornamento delle mappe via OTA, ovvero “On The Air”, grazie alla connettività senza fili fornita come servizio in abbonamento dalla casa tedesca. Questa consente anche di ricevere le informazioni sul traffico in tempo reale, quanto mai fondamentali in un moderno infotainment. Se poi aggiungiamo l’adaptive cruise control, lo Stop&Go, la frenata di emergenza e il park assist automatico, allora ci rendiamo conto di trovarci di fronte ad una vettura che è riuscita ad aggiustare il tiro in maniera piuttosto efficace. Gli interni, infine, possono essere ulteriormente rifiniti grazie ai vari pacchetti a disposizione (Advantage, Urban Line, Sport Line e M-Sport Package), che migliorano sia la dotazione di serie che i materiali presenti a bordo.

A questo punto, però, dobbiamo riconoscere di avere un po’ tergiversato. La novità più importante in assoluto, infatti, la troviamo sotto al cofano, dove sono al debutto assoluto i nuovi motori a tre cilindri di BMW. Sono tre i modelli disponibili in questo senso, due a gasolio e due a benzina. I diesel sono tutti riunibili sotto il modello 116d, disponibili però anche con la tecnologia EfficientDynamics. In quest’ultimo caso il motore da 116 CV di potenza presenta consumi ufficiali da 3,4 litri/100 km ed emissioni da 89 g/km di CO2. Anche senza la tecnologia ED, però, la Serie 1 se la cava piuttosto bene, consumando 3,6 litri/100 km ed emettendo solo 96 g/km di CO2. Interessante, però, è anche il benzina: parliamo di un’unità da 109 CV di potenza, capace di consumi da 5 litri/100 km ed emissioni da 116 g/km. Completano l’offerta i quattro cilindri tradizionali, tre diesel e tre benzina. I primi sono montati sul modello 118d da 150 CV, sul 120d da 190 CV e sul 125d da 224 CV. I benzina, invece, li troviamo sul 118i da 136 CV, sul 120i da 177 CV e sul 125i da 218 CV. Il tutto controllato da un cambio manuale a sei marce di serie oppure, come optional, dall’automatico Steptronic a 8 rapporti (non disponibile sui modelli a tre cilindri), che grazie alla connessione con il navigatore GPS promette di essere in grado di calibrare in maniera ottimale la gestione dei rapporti in base a percorso seguito. Non crediate, però, che BMW se ne sia dimenticata. Non sia mai che la Divisione M venga trascurata ed esclusa dalla nuova Serie 1. Tutt’altro, dato che la nuova BMW M135i promette di essere un vero gioiellino. Il suo cuore è un sei cilindri da 326 CV, in grado di scattare da 0 a 100 in 4,7 secondi e disponibile anche con la trazione integrale xDrive. Un vero “drago” del suo settore, nonostante il prezzo decisamente impegnativo di 48.500 €. Naturalmente le versioni di base sono molto più abbordabili, con la tre porte che parte da 23.100 € e la cinque porte da 23.900 €, in antrambi i casi con il modello 116i (il 116d parte da circa 26.000 €).

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Per questi prezzi avremo in mano una vettura che vale decisamente il suo nome. La Serie 1 è sempre stata un’auto un po’ “atipica” all’interno dell’offerta bavarese, che da anni ci ha abituato a vetture di segmento premium di un certo livello. È un modello di entrata nel vero senso della parola, che però riesce a mantenere nonostante tutto il fascino e l’eleganza di vetture di segmento ben superiore. Noi abbiamo potuto provare il modello 116d, quindi proprio il nuovo tre cilindri con alimentazione diesel. Siamo scesi decisamente soddisfatti dalla vettura: parliamo di un motore con una buona elasticità e un’ottima gestione della potenza. Per il momento non abbiamo potuto provare i consumi in modo realistico, ma per come si comporta la vettura, pensiamo che i dati ufficiali presentati dalla casa non siano un’utopia, al netto dello stile e delle condizioni di guida. Sono disponibili come sempre le varie modalità di guida, ovvero la Comfort, la Eco Pro e la Sport. Quest’ultima è forse l’unica che ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca: le prestazioni e la risposta del motore migliorano decisamente, ma non in maniera troppo netta. In questo particolare caso la modalità Sport sembra più un “vezzo” che una vera e propria feature dell’auto. Del resto la Serie 1 vuole essere più sportiva nell’animo, ma al di là della M135i, non è mai stata un’auto da portare in pista. Le sue dimensioni sono rimaste invariate e il suo look è migliorato nettamente. Se a questo aggiungiamo la rivoluzione dei tre cilindri, allora abbiamo a che fare con un modello con un ottimo rapporto qualità/prezzo e il prestigio di sempre.

BMW Serie 6 MY 2015 – Aspettando l’arrivo della nuova Serie 7 (prevista per il Salone di Francoforte in autunno), al momento è la BMW Serie 6 la top di gamma aggiornata più di recente nell’offerta dell’Elica. Se con la Serie 1 avevamo a che fare con un’ottima vettura, che però rappresentava solo un modello di entrata nel mondo bavarese, qui abbiamo per le mani una potenziale campionessa. Disponibile come sempre nelle versioni coupé, cabrio e GranCoupé (quella della nostra prova), la nuova Serie 6 è un vero inno al lusso. L’ultima generazione dal 2011 ha venduto nel mondo più di 85.000 esemplari e per un’auto che, per forza di cose, non scende mai sotto un cartellino da 84.000 €, si tratta di un risultato di altissimo profilo. In particolare la GranCoupé ha raccolto tantissimi apprezzamenti, rappresentando alla fine quasi la metà degli ordini totali della gamma. Con questo Model Year 2015 abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti.

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Partiamo dal look: anche in questo caso la griglia a doppio rene è stata ripensata. Ora è più muscolosa e aggressiva, con le lamelle passate da 10 a 9. Sul paraurti troviamo una nuova presa d’aria, non più divisa e decisamente allargata. I gruppi ottici, ora Full LED di serie, sono stati arricchiti con un’affascinante cornice cromata e presentano ora una nuova configurazione. Modificati anche gli specchietti laterali, che ora montano anche le luci di svolta. Il vero punto di forza di questa vettura, però, è la tecnologia. BMW ha deciso di arricchire la vettura con ogni idea a disposizione nel listino: l’Adaptive Drive, l’Integral Active Steering, il Selective Beam, l’Head-Up Display e naturalmente l’immancabile ConnectedDrive. A questa collezione va aggiunto lo speciale Driving Assistant Plus, che grazie ad uno speciale sensore riesce a gestire la frenata di emergenza e molte altre funzioni di sicurezza. All’interno sono state cambiate e raffinate le pelli e gli allestimenti cromatici, naturalmente di classe e qualità molto alta. Gli allestimenti Pure Experience e Pure Excellence sono degni del loro nome e lo speciale M-Sport Package consente di godere di alcuni extra di livello sportivo tra cui un ribassamento del telaio di 10 mm. Infine abbiamo anche lo speciale Pack BMW Individual, che consente all’acquirente di personalizzare in maniera estrema quasi ogni singolo aspetto della vettura.

I motori a disposizione sono tre, due benzina e un diesel. I primi due sono il V8 TwinPower Turbo da 450 CV e 650 Nm della 650i, e la variante “più tranquilla” (si fa per dire) del TwinPower Turbo da 320 Cv e 450 Nm del modello 340i. Nella nostra prova abbiamo potuto mettere le mani però sul modello 640d, equipaggiato con un sei cilindri TwinPower Turbo da 313 CV di potenza e 630 Nm di coppia, arricchito con il pacchetto M-Sport. Possiamo quasi dire che l’unico modo di rendere più aggressiva questa vettura sia unicamente la M6, con la quale si raggiunge davvero l’apice. Sotto al suo cofano troviamo un V8 da 4.4 litri, capace di una potenza massima da 560 CV e una coppia da 680 Nm disponibile già da un regime di 1.500 giri. Con un simile cuore la velocità massima raggiungibile non poteva che essere limitata elettronicamente a 250 km/h, ma con l’aggiunta del pacchetto Competition è possibile alzare il ruggito a 575 CV e toccare un apice di 306 km/h.

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Anche la versione da 313 CV con pacchetto M-Sport, però, non si fa certo mancare di rispetto. Abbiamo a che fare con un’unità davvero ben congegnata, che riesce davvero a dare un significato profondo all’espressione “piacere di guida”. Il sound è davvero particolare, non sembra nemmeno quello di un benzina, ma è soprattutto lo scatto a stupire: nessun sorpasso può rappresentare un problema. Il volante è molto preciso e il controllo sulla potenza è davvero sorprendente. Del resto stiamo parlando di un’ammiraglia con il marchio dell’Elica, per cui non ci saremmo certo aspettati nulla di meno. L’ambiente di altissima classe e un motore che fa letteralmente le fusa come un gatto sono gli ingredienti principali di un’auto che si pone al vertice della sua categoria. Possiamo pensare anche di sbilanciarci, affermando che a livello di piacere di guida, la Serie 6 può giocarsela anche con la sua sorella più grande, forse più esclusiva ed elegante, ma con meno aggressività e verve sportiva.

Certo, tanto ben di Dio si paga e non poco. Tanta qualità, però, giustifica ampiamente gli 84.000 € chiesti per la versione coupé, modello “entry level” della gamma (si fa per dire). Per la popolarissima GranCoupé si sale a 86.000 €, mentre per la cabrio vengono chiesti 93.350 €. Con la versione M, invece, si passa direttamente ai listini delle supercar: la M6 coupé costa 133.400 €, la GranCoupé invece 138.100 € e, infine, per la M6 cabrio dovremmo pagare ben 141.400 €. Quest’auto, però, vale davvero quello che si paga. Eleganza e sportività come raramente si vedono, anche in questo stesso segmento.

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