BMWi: la leggerezza prima di tutto, in nome della “Dynamics Experience”
Bernhard Dressler ci guida tra i segreti della progettazione
Negli ultimi mesi con il lancio della i8 e della i3, la gamma delle vetture ad emissioni zero di BMW ha subito un’accelerazione strategica importante sullo scenario del mercato automobilistico. I due nuovi modelli, così come l’intera gamma i della Casa bavarese, mettono in mostra una serie di innovazioni tecnologiche che non si fermano solo al modulo d’alimentazione o alle novità collocate sotto il cofano. Le vetture BMW vantano una spiccata agilità in strada, un dinamismo percepibile in accelerazione. Tali doti di reattività si devono in buona parte ai criteri costruttivi che stanno alla base di queste vetture ed in particolare al loro abitacolo.
A raccontarci i segreti della progettazione e della realizzazione del modulo-cabina della gamma i di BMW è Bernhard Dressler, uomo della Casa di Monaco di Baviera che si occupato in prima persona dello sviluppo dell’abitacolo, e lo fa attraverso il filmato che potete vedere sotto. Il punto forte sul quale hanno puntato gli ingegneri BMW è il contenimento del peso della struttura dell’auto.
Così per raggiungere un livello di leggerezza maggiore che consentisse dinamismo e spinta ma nello stesso tempo sicurezza si è deciso di realizzare i componenti della struttura dell’abitacolo in fibra di carbonio combinandolo con la resina. Si ci è affidati così ad un materiale particolarmente resistente, oltre che leggero, basti pensare che in questo modo il peso della vettura è stato dimezzato rispetto all’utilizzo dell’acciaio e si è ridotto di un terzo rispetto all’impiego dell’alluminio.
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