Brindisi: la guardia di finanza scopre serigrafia che produce documenti falsi

Dopo due anni di indagini denunciati il titolare e 63 clienti

Un business della contraffazione si nascondeva da oltre due anni ormai in una serigrafia di Brindisi. Dopo numerose indagini le forze dell'ordine hanno portato alla luce una miriade di documenti falsi, prodotti dal titolare della ditta per oltre una sessantina di clienti. Documenti di ogni tipo, serviti per truffare negli anni assicurazioni, imprese e operatori sanitari, che finalmente hanno potuto sporgere querela contro i truffatori
Brindisi: la guardia di finanza scopre serigrafia che produce documenti falsi

Una vera e propria fabbrica del falso, specializzata nella riproduzione dei documenti più svariati: tagliandi dell’assicurazione, carte d’identità, tessere sanitarie ma anche casellari giudiziari “ripuliti” e buste paga “gonfiate” per ottenere finanziamenti.

Dopo due anni di indagini, scattate a seguito di un controllo a un posto di blocco durante il quale un uomo era stato colto con il tagliandino dell’assicurazione contraffatto, i militari del nucleo baschi verdi del comando provinciale della guardia di finanza di Brindisi sono arrivati alla mente di questo business della contraffazione e alla sua rete di clienti.

Ai tempi era stato proprio l’automobilista fermato a spiegare agli agenti l’iter seguito per procurarsi la falsa assicurazione presso una serigrafia di Brindisi, dando il via a una serie di controlli da parte dei militari, capitanati dal maggiore Alessandro Giacovelli.

Assieme al titolare della serigrafia, sono finite nel mirino degli agenti altre 63 persone, di età compresa tra i 22 e i 60 anni e residenti a Campi Salentina, Trepuzzi, Surbo, Squinzano, Lecce e Galatone. Tra le persone denunciate non risultano esserci professionisti e la maggior parte presentano situazioni economiche di indigenza. Alcuni sono inoltre già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali.

Tutti i clienti erano schedati in file rinvenuti all’interno di computer, tablet, telefonini e hard disk, sequestrati nella serigrafia. Insieme alle denunce sono partiti anche 189 sequestri a veicoli con certificati falsi.

Le compagnie assicurative, le imprese e gli operatori sanitari pubblici e privati truffati dai clienti che si erano rivolti alla serigrafia per ottenere i falsi documenti, sono stati avvisati e hanno sporto querela.

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