Buche in strada: come richiedere il risarcimento danni
Fondamentale avere delle prove, ma può non bastare
La neve ed il maltempo invernale portano spesso le strade, soprattutto in città, ad essere rovinate, alcune volte con buche molto grandi, che rischiano di danneggiare la propria vettura. E’ quello che sta accadendo a Monza, dove i residenti si stanno lamentando dello stato del manto stradale, ma anche in molti altri luoghi in Italia, dove in bicicletta o motorino si è costretti a fare uno slalom, per evitare di cadere, e le auto sono a rischio. Ma cosa si può fare, se la vettura subisce un danno a causa del manto stradale rovinato? Il Codacons ha diffuso una ‘guida’ su come comportarsi.
E’ ovviamente fondamentale avere delle prove del fatto, da presentare, per poter chiedere un eventuale risarcimento danni. Dunque, prima di togliere l’auto dall’avvallamento dell’asfalto, è necessario scattare delle fotografie o, ancor meglio, avere un testimone o un verbale di polizia municipale o stradale. Il passaggio successivo è la prova del danno subito, che sia all’auto oppure fisico agli occupanti della vettura. Dunque, serviranno le fatture di gommista o meccanico, nel primo caso, oppure il certificato del pronto soccorso, in caso di contusioni o lesioni fisiche.
Tutto questo, però, potrebbe non bastare, visto che la pubblica amministrazione può dimostrare che l’evento si è verificato per un caso fortuito, ossia un fatto imprevedibile ed inevitabile. Quest’ultimo potrebbe consistere “nel comportamento dello stesso conducente – viene detto dal Codacons, come riportato sul Giornale di Monza – che, andando per esempio veloce con l’auto o, comunque, oltre i limiti stabiliti dal codice o dalle concrete condizioni della strada, abbia agevolato egli stesso il rischio del danno”. E, in questo caso, non arriverà alcun risarcimento.
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