BYD apre la prima fabbrica in Thailandia: il paese si candida a diventare la Detroit dell’Asia

Come vi abbiamo scritto nei giorni scorsi, BYD ha aperto la sua prima fabbrica in Thailandia. Questo stabilimento avrà una capacità di produzione pari a 150 mila unità all’anno. In questo sito saranno prodotte le future auto elettriche della casa cinese. Questa notizia evidenzia come il paese asiatico stia diventando sempre di più metà di molti produttori di auto ed in particolare di quelli cinesi che decidono di costruire li le proprie auto per sfruttare costi di manodopera molto bassi e bypassare eventuali dazi contro le auto prodotte in Cina.

Anche BYD investe in Thailandia, il paese si candida ad essere protagonista della rivoluzione elettrica

I motivi dietro al successo della Thailandia in questo settore sono molteplici. In tanti pensano che presto Bangkok possa diventare una sorta di nuova Detroit asiatica. La Thailandia, spesso chiamata la Detroit asiatica, si distingue per una forza lavoro altamente qualificata e un’ampia esperienza nel settore automobilistico internazionale, qualità che la maggior parte dei Paesi vicini non possiede.

Le auto esportate da Bangkok e dalle aree circostanti verso numerosi mercati del Sud-est asiatico (e oltre) non sono soggette a tariffe. Secondo un rapporto di gennaio di EY-Parthenon, le vendite di veicoli elettrici nel Sud-est asiatico dovrebbero raggiungere un valore tra gli 80 e i 100 miliardi di dollari entro il 2035. La Thailandia ambisce a diventare un protagonista assoluto di questa rivoluzione.