Chi guida un’auto elettrica fa meno chilometri rispetto a chi ne ha una termica

La riduzione dell'uso di EV mette in discussione il loro effettivo impatto ambientale

Chi guida un’auto elettrica fa meno chilometri rispetto a chi ne ha una termica

Può il tipo di alimentazione di un’auto incidere sull’effettivo utilizzo del suo proprietario? La risposta è si, almeno stando a quanto emerso da un recente studio condotto negli Stati Uniti, secondo il quale chi ha un’auto elettrica tende a fare meno chilometri rispetto a chi possiede una vettura con motore a combustione interna. Fanno eccezione i proprietari delle Tesla e più in generale chi guida elettriche con un livello di autonomia maggiore.

Così si allungano i tempo per ammortizzare l’impatto ambientale delle EV

Le motivazioni che stanno dietro ai risultati di questa ricerca sono molteplici. Di certo il fatto che chi possiede un’auto elettrica tende a fare meno chilometri dilata ulteriormente i tempi già lunghi necessari affinché i veicoli a batteria facciano pesare il loro minore impatto ambientale.

Più chilometri si percorrono in elettrico prima si ammortizza l’impatto ambientale legato alla produzione dell’auto e alle emissioni relativi alla produzione dell’energia utilizzata per caricare la batteria. Ecco quindi che una riduzione dei chilometri percorsi dall’auto elettrica, rischia di mettere in discussione il suo valore ambientale, o quantomeno sposta in avanti nel tempo l’agognato “impatto zero”.

“L’impatto varia in base al chilometraggio”

La relazione tra auto elettrica, utilizzo e impatto ambientale è spiegata così da John Helveston, coautore dello studio e professore aggiunto di ingegneria gestionale e ingegneria dei sistemi alla George Washington University: “Spesso si pensa che l’acquisto di un veicolo elettrico sia positivo per l’ambiente, e in genere lo è, ma l’impatto varia in base al chilometraggio. Il nostro studio dimostra che l’attuale generazione di proprietari di veicoli elettrici non li usa quanto le auto a combustione. Per ottenere il massimo impatto, abbiamo bisogno che al volante dei veicoli elettrici ci siano i conducenti con il più alto numero di chilometri, piuttosto che quelli con un basso numero di chilometri”.

Autonomia, EV non come prima auto e coscienza green

Una delle principali ragioni sul perché le elettriche fanno meno chilometri delle auto endotermiche sembrerebbe essere legata alla tenuta della batteria, questione che, come suggerito dalla ricerca, preoccupa meno i possessori di Tesla che fanno più chilometri delle altre elettriche, ma comunque meno delle controparti termiche.

Le preoccupazioni relative all’autonomia farebbero dunque spesso desistere i possessori di auto elettriche di affrontare viaggi a lunga percorrenza. A ciò va aggiunto anche in molti casi l’auto elettrica è una seconda o terza auto di un gruppo familiare, utilizzata esclusivamente per brevi tragitti in città. A incidere sulla riduzione dei chilometri potrebbe anche esserci una maggiore coscienza ambientale che spinge i possessori di elettriche a cambiare le proprie abitudini utilizzando meno l’auto e spostandosi più a piedi, in bici o con i mezzi pubblici.

Al di là delle motivazioni che stanno dietro a questo trend, i risultati di questa ricerca sembrano mettere in discussione gli studi che sostengono che per arrivare all’obiettivo zero emissioni basta togliere le auto termiche dalle strade. Conclusione quest’ultima che parte da un confronto dell’impatto ambientale che si basa sull’ipotesi che elettriche e termiche percorrano lo stesso numero di chilometri.

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