Citroën C1: le stringenti normative rendono quasi impossibile realizzare un successore

L'aumento dei costi per soddisfare le recenti normative sulle emissioni rende difficile pensare a una nuova generazione

Vincent Cobée, CEO di Citroën, ha confermato nelle scorse ore che la Citroën C1 sarà quasi impossibile da sostituire a causa delle normative sulle emissioni sempre più severe e delle condizioni di mercato.

Recenti report hanno rivelato che la famosa city car francese, assieme a sua cugina Peugeot 108, sarebbe stata presto eliminata dalla gamma del marchio di Stellantis e Cobée ha ora quasi confermato questa cosa.

Il segmento sta per essere cancellato dalla pressione ambientale. È quasi impossibile continuare. Il fatto è che una Citroën C3 ha quasi il prezzo equivalente se si considerano i valori residui e i costi di proprietà. In un contratto di leasing, il prezzo è quasi lo stesso”, ha dichiarato il dirigente.

È diventato difficile proporre city car a prezzi contenuti

L’aumento dei costi di sviluppo dei motori efficienti e dei sistemi di filtraggio dei gas di scarico, per soddisfare le sempre più stringenti normative sulle emissioni, ha reso sempre più difficile produrre le city car a un costo contenuto.

Prima della nascita di Stellantis, PSA ha venduto la sua quota di partecipazione della joint-venture con Toyota, in quanto sia la Citroën C1 che la Peugeot 108 condividono gran parte delle caratteristiche con la Toyota Aygo, e dal 2005 vengono costruite insieme in Repubblica Ceca.

Diciamo che la sostituta della C1 potrebbe essere la Citroën Ami. Si tratta di un quadriciclo pesante a zero emissioni che può essere guidato in alcuni paesi europei (fra cui l’Italia) avendo almeno 16 anni di età. Riesce ad assicurare un’autonomia massima di 75 km con una singola ricarica e a raggiungere una velocità di punta di 42 km/h.

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