Colpo di sonno a 130 km/h: ecco cosa ha causato l’inferno in A14
Il ragazzo alla guida dell'A3 è accusato di omicidio colposo
Colpo di sonno a 130 km/h – La polizia stradale di Ravenna è venuta a capo di ciò che è accaduto a Ferragosto, quando una Fiat Punto incolonnata all’ingresso dell’A14 al casello di Cotignola, in provincia di Ravenna, è stata tamponata e distrutta da un’Audi A3. Morti il padre, Andrea Giunta, di 56 anni, e il figlio Michele, quindicenne. La causa della tragedia sarebbe stato un colpo di sonno del conducente della vettura tedesca a 130 km/h.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti, Umberto Maria Evangelista, maceratese di 21 anni, al volante di una Audi A3 si sarebbe addormentato, senza rendersi conto di essere arrivato alla barriera di Ravenna, alla velocità di 130 km/h. “Come dimostrano le immagini immortalate dalle telecamere il ragazzo non ha mai frenato e la velocità con la quale è giunto al casello, schiantandosi contro il guard-rail per poi planare sulla vettura ferma, non era inferiore ai 130 km/h. Non aveva assunto droghe o alcol, come confermano le analisi, ma spesso il colpo di sonno è peggio, lo stress e la stanchezza psicofisica sono subdoli e l’automobilista ha l’impressione di essere sveglio, ma non lo è.” ha dichiarato l’ispettore superiore Gabriele Negri della Polstrada di Ravenna.
Umberto Maria Evangelista è stato dimesso dall’ospedale di Lugo di Ravenna, dove era rimasto da sabato, sotto choc per quello che era successo. Il maceratese, che ha ricordi confusi di quei momenti fatali, è distrutto e sconvolto. Nonostante il ragazzo si risultato negativo ai test, è stato accusato di duplice omicidio colposo.
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mi chiedo se abbiano controllato anche l’attività del telefono cellulare confrontandola con l’orario dell’incidente…