Restrizioni agli spostamenti e autocertificazione: le regole Regione per Regione
Coprifuoco notturno in Lombardia, Campania e Lazio
Mentre la diffusione del Covid-19 continua a correre a gran ritmo in Italia, le Regioni, sull’input del DPCM emanato qualche giorno fa dal governo, corrono ai ripari per cercare di mitigare l’incremento dei contagi che potenzialmente potrebbe sfuggire di mano in poco tempo se non si interviene con tempestività.
Cercando di preservare quanto più possibile le attività economiche, la scuola e con l’obiettivo di evitare un lockdown generalizzato che potrebbe bloccare ancora una volta il Paese con conseguenze allarmanti, diverse Regioni stanno lavorando su chiusure “concentrate” e limitazioni agli spostamenti e alla mobilità. Tra queste c’è chi, come Lombardia e Campania, alle quali si è aggiunta il Lazio, attuerà un coprifuoco notturno nelle prossime settimane in cui ci si potrà spostare solo con autocertificazione al seguito. Esempio che potrebbero seguire presto anche altre Regioni, dato che per il momento non è previsto un nuovo DPCM del governo nazionale con misure più stringenti.
Lombardia
Mentre arrivano i dati di mercoledì 21 ottobre sulla diffusione del Covid19 con +4.126 casi in sole 24 ore, di cui oltre 1.800 nuovi concentrati a Milano, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno firmato l’ordinanza che rende effettivo il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino in tutta la Regione, a partire da giovedì 22 ottobre e fino al 13 novembre. In questa fascia oraria ci si potrà spostare solo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute, in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza, e sarà necessaria l’autodichiarazione per certificare gli spostamenti. Nell’ordinanza si legge che “il mancato rispetto delle misure è sanzionato secondo quanto previsto dall’art. 4 del decreto-legge n.19/2020”, quindi si rischiano multe fino a 3.000 euro.
Campania
Misure analoghe sono state prese anche in Campania dove il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza che, a partire dal 23 ottobre e valida per il momento fino al 30 ottobre, introduce il divieto di spostamento da una provincia all’altra, che sarà consentito soltanto per comprovate esigenza di salute, lavoro o necessità, legate anche all’attività formativa o scolastica, e dovrà essere sempre autocertificato sotto la propria personale responsabilità. In ogni caso è sempre consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale. La Regione Campania, specificando inoltre che non si potranno raggiungere le seconde casa nel week-end qualora queste ricadano nel territorio di una provincia diversa da quella della propria dimora abituale, spiega che non c’è un modello di autocertificazione precompilata, ma i cittadini dovranno scrivere l’autodichiarazione da soli, riportando su un foglio i propri dati anagrafici e la motivazione di quel determinato spostamento con le informazioni utili a consentirne la verifica.
Nell’ordinanza della Regione Campania viene poi suggerito di “richiedere al ministro della Salute di condividere e disporre la sospensione di ogni attività dalle 23 alle 5 del mattino e degli spostamenti dalle 24, a partire dal prossimo fine settimana sull’intero territorio regionale”.
Piemonte
In Piemonte, il presidente della Regione Alberto Cirio, ha diramato due nuove ordinanze, valide fino al 13 novembre, mirate a rendere più stringenti le misure di contenimento del Covid-19. La prima incrementa al 50% la quota di didattica a distanza, alternata a quella in presenza, nelle scuole superiori, mentre la seconda prevede la chiusura dei centri commerciali nel week-end. Inoltre durante la settimana tutte le attività commerciali al dettaglio, ad esclusione delle farmacie, dovranno restare chiuse dalle 24 alle 5.
Liguria
Oltre al divieto di assembramento su tutto il territorio regionale, la Liguria ha previsto, fino al 13 novembre, il divieto per “manifestazioni pubbliche e private”. Mentre a Genova sono state indette quattro zone “arancioni” che limitano gli spostamenti al necessario, un ulteriore stretta arriva anche per la mobilità notturna, come spiega il sindaco di Genova Marco Bucci: “Dalle 21 alle 6 del mattino si potrà circolare solo se si va in uno specifico esercizio commerciale, in un ristorante o in un bar. L’accesso ‘ludico’ può essere consentito solo se si va in un esercizio commerciale al chiuso o all’aperto, ma con posti a sedere”. Quindi per esempio sarà vietato spostarsi per andare a casa di amici.
Lazio
Anche nel Lazio è pronta l’ordinanza, che entrerà in vigore da venerdì 23 ottobre e che sarà valida per 30 giorni, che decreta il coprifuoco dalle 24 alle 5, vietando gli spostamenti notturni non necessari. In questa fascia oraria sarà consentito circolare solo per motivi di lavoro, salute o urgenza, sempre comprovati attraverso il modulo di autocertificazione che è già scaricabile sul sito della Regione Lazio. Inoltre l’ordinanza prevede un ulteriore stretta sugli spostamenti legati alla scuola. A partire da lunedì 26 ottobre è infatti disposto un incremento della didattica a distanza: al 50% per le scuole superiori (a eccezione degli studenti di IV ginnasio o del primo anno) e al 75% per le Università (a eccezione di matricole e attività di laboratorio).
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