Coronavirus, Gruppo PSA: due impianti vorrebbero già riaprire dal 30 marzo

Duro lo scontro con i sindacati, si predilige una ripresa graduale e sicura

Coronavirus, Gruppo PSA: due impianti vorrebbero già riaprire dal 30 marzo

L’impatto finanziario ed economico della pandemia da Coronavirus potrebbe essere un fenomeno senza precedenti, infatti alcuni esperti si sono astenuti dal profetizzare cifre e numeri, in quanto non si ha neanche una lontana idea di ciò che potrebbe succedere una volta passato questo periodo. Anche il mondo delle auto ne ha risentito moltissimo, con numeri delle vendite prossimi allo zero e fabbriche ferme, con decine di migliaia di operai e manager a casa. Il Gruppo PSA però, senza trascurare l’ottica sicurezza, sembra essere fiducioso su una possibile riapertura di alcuni impianti, già dalla prossima settimana. L’incontro con alcuni sindacati d’oltralpe sarebbe avvenuto negli ultimi giorni e il colosso francese avrebbe presentato una strategia volta a far ripartire la “macchina industriale”, tutelando la salute dei suoi dipendenti.

I sindacati dicono NO

La proposta del produttore francese riguarderebbe solo operai volontari, quindi coloro che si sentono disposti a riprendere le normali attività produttive, per gli stabilimenti di Douvrin (3 aprile) e l’impianto di Valenciennes il 30 marzo, entrambi situati nel nord della Francia. I sindacati hanno concluso con un secco “no“, in quanto la situazione non sembra essere ancora favorevole alla normale ripresa delle manovre. Sebastien Leroy della CFTC di Valenciennes ha spiegato che “non sarebbe saggio riprendere le normali attività fino al superamento del picco dell’epidemia“.

Le misure di sicurezza proposte dal Gruppo PSA sarebbero anche abbastanza rigide, ma la situazione è ancora troppo complicata per poter pensare ad un così repentino riavvicinamento alle fabbriche. Bisogna infatti ricordare che lo stesso colosso francese si è subito mosso in ottica sicurezza fin dalle prime avvisaglie del virus, chiudendo tutti gli stabilimenti europei e donando auto e mascherine per tutto il personale medico francese. Lo smart working è stato inoltre attuato sin dai primi giorni dall’inizio dell’emergenza, con opportune distanze di sicurezza tra gli operai, misurazione della temperatura all’ingresso degli stabilimenti e santificazione degli ambienti.

L’obiettivo del Gruppo PSA rimane quindi quello di riuscire a riformulare un programma di ripresa degli impianti, incontrando l’approvazione dei sindacati e il mantenimento degli standard di sicurezza richiesti. La ripresa infatti sarà graduale e non saranno prese decisioni affrettate, incrociando i programmi di ripresa che verranno messi in atto anche dai rispettivi fornitori. “Non comprometteremo la salute dei nostri dipendenti. Il riavvio industriale, necessario per la sopravvivenza del gruppo, avverrà solo quando gli standard di sicurezza saranno pienamente rispettati” ha affermato Carlos Tavares.

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