Costruiva finte Ferrari da Formula 1: assolto

Costruiva finte Ferrari da Formula 1: assolto

Capita a volte di imbattersi nella parola “tarocco”, usata per indicare prodotti che imitano gli originali di grandi marche, ma che non lo sono per alcuni dettagli. Lo faceva anche Maurizio Barbuto, carrozziere di Trapani che si era specializzato nella costruzione di Ferrari Formula 1 finte (nella foto vedete però l’originale). Alla casa di Maranello questa pratica non è andata molto a genio e ha denunciato l’ormai noto carrozziere, il quale, però, dopo sei anni di battaglie legali si è visto dare ragione dal tribunale, in quanto “il fatto non sussiste”.

Barbuto, quarant’anni e abitante a Castellamare del Golfo, non aveva infatti prodotto e falsificato delle Ferrari da Formula 1 vere e proprie. Ispirandosi al modello F2003, ha sempre venduto le sue creazioni come Barbuto Cars. Non avevano il motore e, soprattutto, non ha mai riportato il logo del Cavallino Rampante su nessuna delle sue vetture. Il problema, però, era venuto fuori quando alcuni clienti, volendo fingere di essere in possesso di una vera freccia rossa del circus mondiale, avevano loro stessi attaccato lo stemma sui loro gioielli. La seconda sezione penale del tribunale di Palermo, preso atto che non era stato il costruttore ad apporre lo stemma, ma i clienti successivamente all’acquisto, ha così assolto il carrozziere.

La prima Ferrari che ha catturato l’attenzione della Guardia di Finanza era stata vista su un sito americano e da lì ne erano state trovate due, una a Roma e una a Napoli. La somiglianza con le auto originali ha portato all’indagine e al successivo processo. Una terza Ferrari, secondo quanto dichiarato dall’imprenditore a La Repubblica, era persino di colore verde ed è stata venduta in Germania per essere usata con un simulatore di guida. Barbuto ha anche affermato di avere nel computer alcune email spedite a Ferrari per rendere noto il suo commercio ed evitare così in problemi legali. La casa, pare, non avrebbe mai risposto al carrozziere.

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3 commenti

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  • Gianni ha detto:

    che storia incredibile, se erano repliche statiche e le vendeva col suo nome non vedo dove stava il problema…la ferrari dovrebbe preoccuparsi maggiormente della scuderia, abbastanza mediocre quest’anno in prestazioni…
    Ciao

  • Davide ha detto:

    Esiste una legge sul copyright….e va rispettata !!!

  • Ivan ha detto:

    Il copyright non ci azzecca niente.C’è un imprenditore del veneto che con i suoi meccanici replica fiat 131 abarth e lancia 037 addirittura con le colorazioni e i loghi ufficiali dell’epoca ed è tutto ok,non vedo perchè la ferrari l’ha denunciato oltretutto il modello era privo di meccanica.Un bravo al sig.Barbuto per le sue opere.

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