Covid, le Regioni tornano nelle fasce a colori: passano dal rosso all’arancione Veneto, Marche e Provincia di Trento
Confermata la zona rossa per Lombardia, Emilia-Romagna e Campania
Dopo la zona rossa nazionale del week-end di Pasqua, torna la divisione “a colori” del Paese per classificare le regioni sul rischio legato alla diffusione del contagio da Covid, e con esso il livello di restrizioni corrispondente.
Cambiano colore Veneto, Marche e Provincia di Trento
Confermato il fatto che fino al 30 aprile non ci sarà nessuna zona gialla, né tantomeno bianca, salvo la possibilità di valutare possibile riaperture nelle prossime settimane se i dati lo permetteranno, da oggi martedì 6 aprile cambiano colore, rispetto all’ultima classificazione, due regioni e una provincia. Passano dalla zona rossa all’arancione il Veneto, le Marche e la Provincia di Trento. La nuova “cartina” a colori prevede dunque 9 regioni in zona rossa e 11 in zona arancione.
Zona rossa confermata per 9 regioni
Dato il permanere dell’incidenza superiore a 250 casi per 100.000 abitanti, rimangono in zona rossa Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana e Puglia. Zona rossa confermata per altre due settimane anche per Calabria e Campania, entrambe a causa dell’indice di contagio Rt superiore a 1,25 fatto registrare nelle rilevazioni di questa settimana o quella precedente.
Le 11 regioni in zona arancione
Oltre a Veneto, Marche e Provincia di Trento passate da oggi in zona arancione, rimangono in questa fascia Sicilia, Sardegna, Lazio, Abruzzo, Basilicata, Molise, Umbria, Liguria e Provincia di Bolzano.
Tornano le restrizioni sugli spostamenti
Dopo la deroga per i giorni di Pasqua, in zona rossa tornano le consuete restrizioni sugli spostamenti e con esse il divieto di fare visita a perenti e amici, cosa che invece è consentita (una volta al giorno e per non più di due persone) in zona arancione, dove è possibile uscire liberamente rimanendo all’interno del proprio Comune di residenza. In zona arancione riaprono negozi, parrucchieri e centri estetici, mentre rimangono chiusi bar e ristoranti con la possibilità di lavorare con l’asporto e la consegna a domicilio sia in zona rossa che in zona arancione.
Quarantena obbligatoria che per chi rientra dall’estero
Novità per chi rientra dall’estero, almeno fino al 30 aprile: chi torna da un Paese Ue ha l’obbligo di restare 5 giorni in quarantena, dal quale ci si libera solo con un tampone negativo. Lo stesso vale per chi rientra in Italia da un Paese extra-Ue, la cui quarantena obbligatoria si allunga a 14 giorni.
Riapertura delle scuole anche in zona rossa
Altra novità riguarda la ripresa dall’attività didattica in presenza, con la riapertura da mercoledì 7 aprile delle scuole anche in zona rossa per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado. Nelle zone rosse continueranno invece con la didattica a distanza gli studenti di seconda e terza media e quelli delle superiori. In zona arancione scuole aperte fino alla terza media, mentre per gli alunni delle superiori è prevista didattica in presenza garantita ad almeno il 50%, fino ad un massimo del 75%.
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