Crisci: “Togliere il tetto di prezzo agli incentivi per le auto elettriche”

"Rendere presto operativo il nuovo schema, si rischia paralisi"

Crisci: “Togliere il tetto di prezzo agli incentivi per le auto elettriche”

La situazione delle auto elettriche in Italia è sempre molto complicata, con una quota di mercato nettamente inferiore, rispetto agli altri mercati principali europei. E con l’attesa per i nuovi incentivi che sta rendendo ancora più difficoltosa la vita per le case automobilistiche: “Stanno determinando una paralisi”, l’appello di Michele Crisci.

”Rischiamo di perdere metà anno”

Il presidente dell’UNRAE è molto preoccupato per questa situazione: “È d’obbligo per noi continuare a sottolineare l’importanza e l’urgenza di rendere presto operativo il nuovo schema incentivi: considerando i tempi tecnici di tutti i prossimi passaggi della normativa ancora necessari, rischiamo di arrivare a perdere metà dell’anno”.

Con l’ipotesi di andare ancora più in ritardo sul resto d’Europa: “Gli incentivi sono stati introdotti in Francia da 15 anni, in Spagna da 14 anni, nel Regno Unito da 13 anni, in Germania da 8 anni e in Italia solo da 5 anni. E, da noi, gli incentivi sono stati vanificati dall’esclusione delle aziende, vero motore della transizione energetica”.

”Serve togliere il tetto di prezzo”

C’è un altro problema, secondo Crisci, ed è legato ai costi. “È necessario che venga eliminato il tetto di prezzo alle auto 0-20 g/km, o quantomeno equiparato a quello della fascia 21-60 g/km, e che il Governo accompagni questa transizione in modo strutturale, dando una visione chiara agli imprenditori e ai consumatori”. Dando continuità “per almeno i prossimi 2/3 anni” al format degli incentivi, permettendo così una programmazione a chi dovrà muovere il mercato auto.

L’ulteriore proposta da parte di UNRAE per favorire la transizione energetica è “la revisione del trattamento fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, agendo su detraibilità IVA e deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2 e riducendo il periodo di ammortamento a 3 anni, per rilanciare la competitività delle nostre aziende”.

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