Dieselgate, Volkswagen dovrà risarcire i clienti: la sentenza della Corte tedesca
Risarcimento per circa 200.000 automobilisti tedeschi sulla base dei km percorsi
Volkswagen mette la parole fine in Germania allo scandalo sulle emissioni diesel accettando di sborsare circa 620 milioni di euro, cifra che servirà a risolvere, tramite risarcimento, il contenzioso con circa 200.000 automobilisti tedeschi. Lo ha stabilito la Corte federale di Cassazione tedesca, nell’ambito del processo sul dieselgate.
Risarcimenti individuali, a partire dal 5 maggio
Come reso noto dalla Casa automobilistica di Wolfsburg, la somma complessiva mette insieme i risarcimenti individuali (che vanno da 1.350 a 6.250 euro) che hanno preso forma a partire dal 5 maggio. Con 21.000 casi ancora in fase di valutazione finale di ammissione al risarcimento, Volkswagen ha prorogato fino al 30 aprile il termine per le nuove registrazioni e il completamento delle pratiche ancora incomplete.
Riconoscimento per la perdita di valore dei veicoli
Il via ai risarcimenti agli automobilisti tedeschi è frutto dell’accordo che a inizio anno Volkswagen aveva raggiunto con l’Associazione federale delle organizzazione dei consumatori (Vzbv). Tale intesa prevedeva che i clienti colpiti dal dieselgate ricevessero un risarcimento per la perdita di valore dei loro veicoli. A beneficiarne saranno però solo i possessori di vetture diesel che hanno aderito al cosiddetto test case.
Il risarcimento si basa sul principio che gli automobilisti sono stati imbrogliati sull’effettiva quantità di C02 che la propria auto era in grado di emettere per ogni km percorso. Per questo motivo, più km un’automobilista ha macinato con la sua Volkswagen da 2015 ad oggi, maggiore sarà il compenso che potrà spettargli. Un caso particolare riguarda un querelante dello stato della Renania-Palatinato, nella Germania sud-occidentale, che avrebbe chiesto oltre 31.500 euro per la sua vettura acquistata nel 2014.
Werner: “Offerta di risarcimento equa”
Sul compromesso raggiunto da Volkswagen per chiudere il contenzioso, Hiltrud Werner, membro del consiglio di amministrazione della Casa tedesca, ha affermato: “L’elevato numero di casi di accordo oggi dimostra che l’offerta di risarcimento è stata percepita come equa dai nostri clienti e che il percorso verso un accordo di individuale ha funzionato bene”.
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