Dodge Durango 2011, immagini dell’aspetto definitivo

Dodge Durango? Un SUV del costruttore americano – ora finito ad essere una succursale automobilistica del Gruppo Fiat torinese – vecchio stampo, tipicamente Yankee. È stato prodotto in due generazione, sino ad oggi, dal 1998 (madre) e dal 2004 (figlia). Una vettura che non ha nulla di interessante per noi del Vecchio Continente, al di qua dell’oceano. Noi, che amiamo la ricercatezza stilistica, per poterla mostrare al vicino di casa.

A confutare la nostra tesi, le immagini di un muletto scovato all’interno della fabbrica Dodge, accanto a Jeep Grand Cherokee (che ne è parente stretta: la piattaforma del secondo è la medesima della prima, che poi è la stessa della nuova generazione di Mercedes ML e di Mercedes GL): la terza declinazione del fuoristrada Dodge Durango 2011 statunitense appare scoperto, vergognoso, ma affabile: racconta dell’ammorbidimento – effetto Marchionne? – della matita e dell’addolcimento – effetto Gruppo Fiat? – degli intenti. Insomma, in soldoni, non spaventa più nessuno.

Posto che la somiglianza con il congiunto SUV Jeep Grand Cherokee 2011 è forte e chiara, palesata e neppure mai celata, Dodge Durango 2011, rammollito nei tratti, sposa una convenzione progettuale europea: mascherina anteriore morbida, piegata, e gruppi ottici smussati, negli angoli, anticipano il cofano dolce e perbenista e la carcassa flaccida, affetta da cellulite e da scarsa attenzione alla forma fisica.

Tutto sommato, fatto il computo dei dettagli, se arrivasse in Europa – il CdA di Fiat Group S.p.A non ha alcuna intenzione di porre un nuovo marchio sul cofano – potrebbe anche trovare consensi, sebbene vi sia un atteggiamento, di fondo, poco battagliero. Dodge Durango 2011, sorellona di Jeep Grand Cherokee, troverebbe strade sbarrate dall’infinita e pedissequa concorrenza dei fuoristrada del Vecchio Continente.

Altro discorso, differente, va fatto per l’abitacolo: il nuovo Dodge Durango 2011 non ha più segreti, snocciolati tutti dalle immagini che non occultano alcun dettaglio. Sebbene sia lapalissiana la manovra di copia-incolla dall’anzidetta congiunta, si aspira la corretta nube di maturità passiva, che non fanno invidiare vetture più blasonate. Si potrebbe, invero, fare una considerazione, quella opposta: manovra di europeizzazione compiuta in maniera certosina, ma l’anima yankee dov’è stata riposta?

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