Dombrovskis avvia l’indagine anti-dumping sulle auto elettriche cinesi e prepara le consultazioni preliminari con la Cina

Una mossa strategica per proteggere l'industria automobilistica europea

Dombrovskis avvia l’indagine anti-dumping sulle auto elettriche cinesi e prepara le consultazioni preliminari con la Cina

L’Unione Europea ha preso di mira le auto elettriche cinesi annunciando l’intenzione di avviare un’indagine anti-dumping. Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Europea, ha parlato di questa questione. Secondo quanto riportato da Askanews, il politico ha rivelato che l’UE ha raccolto prove concrete che dimostrano come l’importazione di veicoli elettrici cinesi danneggi l’industria automobilistica europea. Queste prove forniscono una solida base per l’avvio dell’indagine, come annunciato da Ursula von der Leyen qualche giorno fa. Valdis Dombrovskis ha sottolineato che il tema delle auto elettriche cinesi non era all’ordine del giorno dell’Ecofin, ma potrebbe essere discusso nel Consiglio dell’Unione Europea dedicato al Commercio internazionale.

La Commissione ha annunciato l’apertura di un’indagine formale anti-sussidi sulle auto elettriche cinesi. Questa decisione è stata presa in seguito ad approfondite valutazioni effettuate dalla Direzione generale del Commercio, che ha raccolto prove sufficienti sulla minaccia di danni all’industria automobilistica europea causati dall’importazione di veicoli elettrici cinesi. Inoltre, considerando che a partire dal 2035 saranno consentiti solo veicoli a emissioni zero nell’UE, questa questione assume una notevole importanza strategica. Dombrovskis ha annunciato che sono in programma delle consultazioni preliminari con la Cina e che ulteriori consultazioni con il Paese e con l’industria si svolgeranno durante tutto il percorso dell’indagine. Successivamente, il ministro spagnolo delle Finanze e presidente di turno dell’Ecofin, Nadia Calvino, ha sottolineato l’importanza di garantire condizioni paritarie.

In un contesto geopolitico e commerciale complesso, è essenziale assicurare condizioni paritarie, preservando al contempo il ruolo dell’UE come attore aperto nel commercio internazionale e tutelando la competitività delle aziende europee. Il ministro ha espresso fiducia nell’Unione Europea nel risolvere questa problematica.

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