Dpcm e Covid-19: quali multe rischia chi non rispetta il decreto

L’ultimo Dpcm, entrato in vigore dieci giorni fa, porta un aumento delle restrizioni negli spostamenti e non solo. Per chi non le rispetta, ovviamente, sono previste delle sanzioni, che possono sfociare anche nel penale per i casi più gravi. Diamo uno sguardo a quali multe rischia chi viene fermato e non rispetta una (o più) norme previste all’interno del decreto.

Le sanzioni all’interno delle tre zone

L’Italia è stata suddivisa in tre zone (gialla, arancione e rossa), a seconda della gravità della situazione epidemiologica sul territorio. Per tutti c’è il divieto di assembramento, il distanziamento sociale di almeno un metro (due metri se si sta svolgendo attività sportiva), l’obbligo di indossare la mascherina ed il coprifuoco dalle 22 alle 5. Nelle zone arancioni c’è anche il divieto di entrata o uscita dal proprio comune, mentre in quelle rosse sono vietati gli spostamenti anche nel comune.

Per chi viola queste regole, la sanzione è di 400 euro, che si riduce del 30% (cioè a 280 euro) se viene pagata entro cinque giorni. Tuttavia, è possibile effettuare gli spostamenti per “comprovate esigenze lavorative, di salute o di necessità” con l’ormai famosa autocertificazione.

Le sanzioni penali

Se si dichiara il falso sull’autocertificazione, però, la pena diventa molto più severa. Si passa al reato penale per la “falsa attestazione ad un pubblico ufficiale” e, oltre ad un aumento della sanzione, c’è anche il rischio di reclusione. Oltre a veder macchiata la propria fedina penale.

Per chi non rispetta la quarantena, invece, c’è un’ammenda da 500 a 5.000 euro ed il rischio di reclusione da 3 a 18 mesi. Chi sa di essere positivo, esce di casa e contagia altre persone, invece, può far scattare il reato di “epidemia colposa” con una pena da sei mesi a tre anni.