DS Automobiles potrebbe lanciare una nuova auto compatta
Potrebbe prendere il posto della DS 3 Crossback
DS Automobiles ha in programma di ampliare ulteriormente la sua gamma di modelli nei prossimi anni.
Béatrice Foucher, CEO del marchio francese, ha rivelato nelle scorse ore ad Autocar che potrebbe arrivare una nuova vettura compatta con l’obiettivo di rimpiazzare l’attuale DS 3 Crossback, offerta anche in versione 100% elettrica con la denominazione E-Tense.
Il crossover ha preso il posto della precedente DS 3, venduta per la prima volta sotto il brand Citroën, nel 2019 con l’obiettivo di trarre vantaggio dal segmento dei B-SUV molto popolare e ancora in crescita.
Potrebbe avere un motore completamente elettrico
Foucher non ha escluso un ritorno alle radici della DS 3 originale. Se dovesse tornare, avrebbe un motore 100% elettrico e alla base la nuova piattaforma STLA Small di Stellantis, che dovrebbe essere rilasciata attorno al 2025.
“Stiamo lavorando al rinnovamento della DS 3. Quando diciamo ‘rinnovo’, non significa che rinnoveremo l’auto come è oggi. Lo scopo del rinnovo è dire: ‘Ok, abbiamo dei clienti già e stiamo anche guardando alcuni nuovi a cui vorremmo proporre una nuova auto. Quale sarebbe il miglior prodotto da fare? Dobbiamo capitalizzare su ciò che è stato fatto. Questo è ciò a cui stiamo pensando per il momento”, ha dichiarato il CEO di DS Automobiles.
Il lancio di una vettura compatta potrebbe comportare dei rischi
La dirigente della casa automobilistica francese non ha però escluso dei rischi nel lancio di un’auto più piccola, con costi di produzione relativamente alti per ogni unità che si traducono in prezzi elevati per i consumatori finali.
Béatrice Foucher ha aggiunto che DS Automobiles dovrebbe anche guardare ciò che il mercato chiede e in questo caso una nuova vettura compatta sarebbe in contrasto con l’attuale tendenza del settore. La maggior parte delle case automobilistiche, infatti, ha spostato la propria attenzione dalle auto più piccole ai SUV più popolari e grandi.
“Alla fine, quando si guarda al mercato premium, è più difficile vendere auto piccole che grandi, ovviamente perché quando paghi molto per quelle grandi, hai lo status e hai il volume per prezzo; quindi, il costo per il volume è appropriato. Ma quando si hanno auto piccole, è più difficile discutere. Significa che è sempre un’equazione difficile avere un’auto piccola in gamma ed essere un marchio premium allo stesso tempo”, ha concluso Foucher.
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